La formazione bellunese attesa sul campo dell'Imolese Kaos: "Esordio sfavorevole. Comunque prima o poi andava affrontata. Siamo consapevoli che dovremo lottare molto per raggiungere la salvezza. Contiamo su fiducia e umiltà"
Giesse al via: la Canottieri Belluno comincia la sua ventunesima stagione a casa dell’Imolese Kaos. ”Esordio sfavorevole, forse nella trasferta più difficile della stagione”, è il primo commento di mister Bortolini, per la nona volta al timone del quintetto messo in campo dalla società bellunese.
”Comunque, prima o poi andava affrontata, l’Imolese. Meglio... peggio? Tutte sciocchezze. Noi siamo consapevoli che dovremo lottare molto per raggiungere la salvezza. Contiamo su fiducia e umiltà”.
Parole chiare e forti, che arrivano dritte alla truppa, ancora sottosopra per il rovescio rimediato in Coppa Italia a Laives. Con l’Atesina, a un primo tempo a tratti molto convincente per i ragazzi in biancoblù, ha fatto da contraltare una ripresa da dimenticare in fretta.
Ma è presto per qualsiasi altra considerazione: l’obiettivo della franchigia bellunese continua ad essere, come sottolineato da Bortolini, la conservazione della Serie B, al momento habitat appropriato alla societàche mira nel tempo ad aggregare alla prima squadra i molti talenti che, per adesso, ne compongono le giovanili.
Quattro le divise messe in campo in questa stagione, Under 19, 17, 15 e 13, per quello che è diventato, dai tempi della scuola-futsal inaugurata a Belluno nel 2005 da Daniele Bargellini, l’unico settore giovanile del calcio a cinque dell’intera provincia dolomitica.