C’è un aneddoto, non proprio dei più piacevoli da ricordare, che accompagna Manuel Erbì a questa edizione 2023 della Final Four della Coppa Italia di Serie A2. Che la Leonardo, ricordiamo, disputa per la seconda volta nella sua storia recente. Ma in occasione della prima partecipazione, a Porto San Giorgio nel 2021, i cagliaritani si presentarono senza il loro portiere titolare, perchè proprio Erbì, poco tempo prima della trasferta sull’Adriatico, si produsse un infortunio, serio, che lo avrebbe portato a disertare per molti mesi i campi di gara.
Il paradosso è che stavolta Manuel, a San Rufo, ci sarà e pure con la fascia al braccio. L’ha ereditata da Tidu, che per un altro infortunio abbastanza importante sarà costretto a seguire questa Final Eight dagli spalti del Centro Sportivo Meridionale.
- Insomma, Manuel, non la trovi particolare come premessa?
“Essere il vice capitano di questa squadra già mi da tanto orgoglio, però mi dispiace per Tidu perché capisco cosa stia passando visto che ho vissuto lo stesso quando non andai a Porto San Giorgio per via dell’operazione al ginocchio: penso che con tanto sacrificio e dedizione lo sport mi ha restituito questa competizione e affrontarla da capitano sarà ancora più affascinante”.
- Tidu è uno dei giocatori la cui assenza sta creando problemi alla gestione delle rotazioni, visto che oltre a lui le defezioni di Pibiri, Acco, adesso Ennas, sommate poi alle squalifiche, stanno costituendo un problema non indifferente. Purtroppo la situazione non cambierà a San Rufo: in campo, dunque, vedremo una Leo spinta più dal carattere che da altro?
“Tidu è fondamentale per noi, è un giocatore straordinario perché riesce a fare tutte e due le fasi, sia offensiva che difensiva, a livelli alti. Oltre che essere il capitano per noi è un giocatore tatticamente molto importante oltre che una persona splendida. Ma ci tengo a sottolineare che abbiamo fatto molto bene e ci siamo conquistati tutto sul campo pur avendo le defezioni cui ti riferivi. Colgo l’occasione per fare un augurio di pronta guarigione a Ennas che ha subito un intervento all’occhio, un’altra pedina fondamentale per noi, che comunque siamo abituati a queste sfide seppur abbiamo sempre avuto problemi di questo tipo: siamo pronti a giocarci le nostre chance, abbiamo molta voglia e anche se in condizioni menomate cercheremo di mettere in difficoltà i nostri avversari”.
- Il sorteggio, a proposito, ha anche giocato a vostro sfavore, ponendovi di fronte in semifinale il Sala Consilina che non solo è la società ospitante, ma anche quella che potendo giovare del fattore tifosi avrà i favori del pronostico verosimilmente dalla sua parte. Come vi siete preparati? Dall'alto della tua esperienza, questo genere di partite, specie nella vostra condizione, come vanno affrontate?
“Sono sincero: speravo di giocare contro la squadra di casa. Sarà una partita dove gli stimoli saranno al di sopra di tutto, ci sarà un pubblico caldissimo e noi affronteremo il Sala per vincere, come abbiamo fatto con Lecco e Sampdoria prima di arrivare a questo traguardo. Ora dobbiamo solo a divertirci e cercare di mettere in difficoltà i nostri avversari, sfruttando al meglio le nostre armi”.
Foto: Melania Cenedese