04/06/2021 09:42
Dalla CDM all’Orsa Viggiano, dalla Serie A alla Serie A2,
per poi approdare al Polistena. Bomber Silon non si smentisce mai,
confermandosi un vero lusso per la categoria. Una garanzia di gol e di belle
giocate al servizio della squadra.
I numeri dell’ex Real Rogit per questa annata dicono 35 gol
nel girone D (compresi quelli realizzati contro il Taranto ritiratosi) e 17 di
questi sono arrivati con i bianconeri pianigiani, tra campionato, Coppa Italia
e play-off. Pesantissimo, senza dubbio, il timbro del 3-1 realizzato contro il
Cobà sabato scorso, di fatto il pass per la finalissima, ma per Silon è “solo un
gol” che ha aiutato tutto il gruppo a raggiungere questo importante risultato.
“Per come la penso io, il calcio a 5 è uno sport collettivo,
dove ognuno mette al servizio della squadra le proprie caratteristiche al fine
di raggiungere gli obiettivi societari. Personalmente sono contento del mio
contributo, ma non mi basta e voglio sempre dare di più”.
Quale il segreto di questo Polistena, ad un passo oggi dalla
Serie A?
“Secondo me il vero segreto è tutto nella forza della
società e quando parlo di società intendo tutte le persone che tengono alto il
nome del Polistena. Noi giocatori, lo staff tecnico e societario, ma anche le
nostre famiglie ed i tanti tifosi ed appassionati che ci seguono. Noi scendiamo
in campo e loro sono sempre con noi”.
Testa adesso a sabato, per la gara di andata contro un
sorprendente Active Network. Mancheranno Maluko e mister Rinaldi squalificati e
si giocherà al Polivalente di Lazzàro, anziché sul vostro campo.
“A mio parere una squadra che arriva a giocarsi una finale
non può essere considerata una sorpresa. L’Active Network è un avversario
tosto, con grandi giocatori e soprattutto con un grande allenatore come David
Ceppi, capace, studioso ed esperto. Anche noi abbiamo un tecnico preparato come
mister Rinaldi, abituato a questo tipo di partite e che, a sua volta, ha
preparato e bene anche tutta la squadra. Sì, mancherà il mister insieme a
Maluko, due assenze pesanti che ci spingono a dare ancora di più ed a giocare
anche per loro…”.
cant
(Foto: D’Elia)