C'è tanta Ichnos nella Rappresentativa sarda. Carboni: "Esperienza unica, dico grazie alla società"

Nello storico secondo posto della Sardegna al Torneo delle Regioni che si è chiuso il Primo Maggio con la beffarda sconfitta subita per mano della Calabria, c’è indubbiamente una consistente anima sassarese, coi giocatori della Ichnos che hanno dato un prezioso contributo ai risultati della Rappresentativa Regionale isolana. Tra questi va annoverato Emanuele Carboni, laterale offensivo di 18 anni che dopo una militanza nel Lanteri Calcio ha deciso di vivere una nuova esperienza abbracciando il calcio a 5. E così, a gennaio, eccolo approdare alla corte di Eurico De Souza che gli concede l’adeguato minutaggio in prima squadra dove arriva a conteggiare una decina di presenze: quanto basta per ricevere la chiamata per la Selezione in partenza per la Calabria e poi vice-campione d’Italia della categoria.


“È stata un esperienza a dir poco unica - riconosce con entusiasmo Emanuele - che spero con tutto il cuore di rivivere in futuro. Ho trovato un gruppo fantastico che nonostante giocassi da poco a calcio a 5 mi ha aiutato e non mi ha fatto sentire trascurato o messo da parte, così come tutto lo staff: ho conosciuto delle persone meravigliose che mi hanno aiutato a crescere partita dopo partita, ringrazio tutti per aver creduto in me”.


Ma tutto questo non sarebbe accaduto se Emanuele non avesse scelto la strada del futsal, a Sassari…


“Un ringraziamento speciale va a tutta la Ichnos, a partire dal presidente a tutti i miei compagni, ma specialmente un grazie va a mister De Souza, che nonostante mi conoscesse solo da qualche settimana, non ha perso tempo e mi ha fatto giocare tutte le partite rimanenti del campionato, permettendomi di prendere confidenza con il calcio a 5: è grazie a loro se sono arrivato a giocare una finale del Torneo delle Regioni. Per quanto mi riguarda - aggiunge l’esterno classe 2005 - l’esperienza mi ha fatto crescere molto perché il potermi confrontare con i migliori giocatori di altre regioni d’Italia e battere alcune di queste non è una cosa da sottovalutare. Ritengo che questa opportunità mi abbia fatto aprire ancor di più gli occhi, perché da quando sono tornato a casa ho capito che le mie prospettive sul futuro potrebbero anche spostarsi dal calcio a 11 al futsal”.