“Abbiamo sempre sostenuto di aver eseguito le operazioni di registrazione dei tesseramenti nel rispetto delle procedure”.
Il direttore sportivo Antonello Frongia sostiene a spada tratta la buona fede del Città di Cagliari sulla storia dei tesseramenti prima accettati e poi revocati dal sistema telematico della Divisione Calcio a 5, che invece la Sezione Tesseramenti del Tribunale Federale Nazionale, con la decisione di ieri (LEGGI QUI IL DISPOSITIVO 0013 DEL TFN), non solo ha considerato del tutto regolari ma addirittura ne ha retrodatato l’efficacia al 13 settembre scorso.
“Il presidente Alessandro Agus - aggiunge Frongia - per essere certo dell’operazione effettuata, davanti alla comunicazione arrivata circa il mal funzionamento del sistema telematico, s’è preoccupato addirittura di eseguirla due volte e quando compilammo la distinta di gioco per la partita della prima giornata con lo United Pomezia, il sistema non aveva dato alcun esito negativo, tanto che ne abbiamo preso atto solamente quando lo United ci ha notificato il suo ricorso per la posizione irregolare di tutti i nostri giocatori. Veramente una situazione paradossale, indipendente assolutamente da nostre responsabilità. La società è sempre stata sicura del proprio operato e che la decisione poi adottata dal giudice sportivo fosse palesemente condizionata da un malfunzionamento del sistema dei tesseramenti che ne ha pregiudicato il corretto inserimento. Ma soprattutto è stato istituito un aspetto fondamentale, ossia l’indipendenza del vincolo che lega la sottoscrizione di un contratto di collaborazione sportiva al tesseramento sportivo di un’atleta. Nella sostanza sono due percorsi che viaggiano in parallelo”.
Ma cosa accadrà adesso alla luce della sentenza del TFN? Il primo atto è il ripristino (che sarebbe già avvenuto) delle posizioni di tesseramento dei nove calciatori al quale il tesseramento era stato revocato, ed avranno tutti effetto retrodatato a decorrere dal 13 settembre, come si può leggere nel dispositivo del Tribunale.
Poi la palla passerà agli organi giudicanti della Divisione Calcio a 5 che dovranno annullare la decisione del Giudice Sportivo adottata col comunicato n.215 lo scorso 13 novembre, ripristinando il 2-2 del campo della partita con lo United Pomezia. Ma solo in un secondo tempo si entrerà nel nocciolo della discussione di quelli che sono gli effetti della decisione del TFN, che potrebbero avere ripercussioni deflagranti per il girone E del campionato di Serie B.
Il Città di Cagliari, infatti, sta prendendo in seria considerazione la possibilità di presentare un ricorso in cui chiederà la ripetizione di tutte le partite di campionato disputate essendo stato impossibilitato a presentare in campo la miglior formazione possibile, adducendo la responsabilità di questo impedimento ai problemi del sistema telematico della Divisione Calcio a 5 che hanno, appunto, determinato la revoca dei tesseramenti dei nove giocatori elencati nel dispositivo del TFN.
Per la cronaca si tratta delle partite con Conit Cisterna, Jasnagora, Cures, Domus Chia, Atletico Grande Impero, Elmas e Club Roma Sport, tutte disputate non potendo appunto utilizzare i giocatori oggetti della revoca del tesseramento e riabilitati ieri dal TFN come detto con decorrenza dal 13 settembre. Ma non solo: il Città di Cagliari valuterà anche la possibilità di richiedere un risarcimento per i danni cagionati da questa vicenda, che i legali del club valuteranno di concerto con il presidente Alessandro Agus nei giorni a venire.
Una vicenda, insomma, che ha scritto solamente una parte del suo finale: il bello, come si dice, deve ancora arrivare.
cas.