27/01/2022 13:20
Continua il test pressure per Aposa, a cui il calendario impone di affrontare, una dopo l'altra, le big del girone. Nella prima settimana di gare dell'anno, i ragazzi di Carobbi sbattono contro Pro Patria e Olimpia Regium, evidenziando sì i limiti, ma anche il potenziale di un gruppo ancora work in progress. Enrico Ghinato, da sei anni in Aposa, prima come giocatore, poi come preparatore dei portieri, analizza la prestazione di sabato: "Il primo tempo è andato male, sia come risultato che come atteggiamento: i giovani devono mostrare più voglia e più cattiveria agonistica se vogliono competere con i più esperti. Nel secondo tempo è andata decisamente meglio: i ragazzi hanno eseguito le indicazioni del mister e le tanto attese reti sono arrivate. Purtroppo non è bastato per ribaltare un risultato pesante." Un girone di ritorno che vede Aposa all'ottavo posto, raggiunta dalla Dozzese.
Possibile una svolta? "Erano prevedibili errori e difficoltà, ma per il livello tecnico dei ragazzi mi aspettavo qualche punto in più. Il potenziale che hanno espresso è solo al 50%. Sicuramente una serie positiva aiuterebbe, ma credo che i ragazzi debbano, innanzitutto, ritrovare il piacere di giocare e di divertirsi, senza farsi schiacciare dal peso del risultato che, di conseguenza, arriverebbe." Sabato Aposa ospiterà il Futsal Cesena, casa, lo scorso anno, di diversi suoi giocatori. Se la prima dovrà ritrovare il giusto spirito, la seconda punterà a mantenere l'imbattibilità: "All'andata - prosegue Enrico - ho visto una gara combattuta, in cui i ragazzi hanno dimostrato carattere: forse una delle migliori partite di quest'anno. Ci sono giocatori di alto livello (come Jamicic e Gardelli, per citare due nomi), ma faremmo l'errore più grande se ci pensassimo già vinti. In campo si scende per dare il 100% come singoli e come gruppo, aiutandosi, incitandosi, facendo spogliatoio: è questo l'atteggiamento di chi vuole vincere"