
08/10/2021 20:24
L’UniPegaso di Polistena, un’eccellenza
sul territorio e che per il terzo anno di fila, riparte al fianco della Cormar
Futsal Polistena, anche nella prima storica stagione in Serie A.
L’approfondimento su questa partnership,
spiegato nelle parole del professor Fabio Auddino (nella foto, festante, insieme al presidente Cordiano, ndr), autentico collante tra le
due realtà imprenditoriali, nonché vicepresidente della Pegaso di Polistena e
team manager della squadra del presidente Cordiano.
“Il motivo di questo binomio, nasce
dalla volontà di due associazioni, che di fatto rappresentano un’eccellenza
della nostra cittadina; due attività imprenditoriali di rilevanza nazionale e
internazionale, che negli ultimi anni, hanno avuto un’escalation enorme, tale
da portare lustro e prestigio a tutto l’hinterland. Esse compongono e
concertano in modo coordinato e sinergico, risorse, competenze e
collaborazioni, che vertono alla realizzazione di obiettivi comuni specifici,
quali quelli di arricchire e riqualificare il patrimonio sportivo e sociale,
penetrare, nelle stratte maglie che avvolgono il tessuto sociale del nostro
territorio, con l’aggregazione sportiva e l’inclusione giovanile, migliorando
così lo stato culturale, tramite la valorizzazione dei processi d’apprendimento
indirizzati al completamento dell’offerta formativa”.
La scorsa settimana abbiamo parlato con
il professor Laruffa degli intenti della UniPegaso e approfondiamo anche quella
che è l’offerta formativa, i percorsi accademici che la stessa università
telematiche offre ai propri studenti.
“La Pegaso è un’università assolutamente
innovativa, che nel corso degli anni ha definito una propria identità e
caratterizzato dei tratti distintivi, come quelli di essere sicuramente
un’università democratica, senza colori politici, semantica (in quanto si
adegua come un abito fatto su misura, alle esigenze dello studente, offrendo
allo stesso la soluzione didattica più favorevole) e naturalmente inclusiva.
Nel corso degli anni ha sdoganato dei paradigmi d’apprendimento rivoluzionari,
tali da farla diventare la prima università telematica italiana e probabilmente
europea. Recentemente è stata investita da un importante award come prima
università europea ad aver saputo integrare l’evoluzione del processo
scientifico e tecnologico al processo formativo. Nello scacchiere italiano, oggi
è considerata la sedicesima università per numero di iscritti (fonte ANVUR).
L’offerta formativa è eccezionale, con 31 corsi di laurea (tra Pegaso e
Mercatorum) e altri 17 sotto indirizzi curriculari. I corsi sono già Iniziati,
gli studenti stanno già frequentando i corsi telematici. Durante il periodo
Covid, gli esami si sono svolti e continueranno a svolgersi in modalità
on-line, quindi possiamo definirci come ‘università a Km 0’, in quanto si
potranno seguire le lezioni e svolgere esami, praticamente da casa propria”.
E sui servizi il professor Auddino
prosegue.
“I servizi che offriamo sono molteplici, come dashboard presente in piattaforma
(un cruscotto comandi, che permette allo studente con un solo colpo d’occhio,
di avere contezza di tutta la sua situazione generale, didattica,
amministrativa, verificandone anche i miglioramenti). Ancora, la possibilità di
essere seguiti da tutor qualificati e disponibili, la cordialità e la
competenza del personale presente nostri uffici, la possibilità di iscriversi
durante tutto l’anno. Insomma… siamo l’università del futuro”.
E intanto questa settimana la squadra
farà il suo storico esordio in Serie A: quali le tue sensazioni?
“Questa settimana ci prepariamo a fare
il nostro esordio nella massima serie. L’emozione è tanta, così come la voglia
di misurarci con squadre di blasone. Saremo seguiti da Sky, grande colosso
mediatico, il quale dedicherà un canale specifico al nostro campionato.
Partiamo con tanta umiltà, sappiamo di essere una matricola, anche se la squadra
ha lavorato duro durante la preparazione. Il roster è essenziale, ma di
livello. Il mister è molto preparato, è un metodico che non lascia nulla al
caso e conosce bene la categoria”.
Fabrizio Cantarella