Lo Spartak se la gioca per metà gara, poi crolla: lo Sporting fa tredici e allunga in classifica

Lo Sporting Sala Consilina mette in archivio un’altra delle sfide più temute di questo febbraio pieno zeppo di impegni, travolge con un eloquente 6-1 lo Spartak San Nicola, infila la vittoria consecutiva numero tredici, aumenta il vantaggio sulla seconda della classe tornata ad essere l’Ecocity Cisterna (Benevento a riposo e scavalcato) e si gode il primato dall’alto di un divario nettissimo: pontini secondi a sei lunghezze ma con una partita in più, e sanniti terzi a -7.


Insomma, la squadra di Foletto vola verso la promozione, traguardo che si avvicina giornata dopo giornata, anche se adesso dovrà stringere i denti: martedì sera c’è la difficile sfida di Aversa per il recupero dell’ottava giornata e a seguire il derby di Salerno, due partite in esterna che possono segnare il percorso di Vavà e compagni, che dovranno scendere in campo privi del loro riferimento offensivo, Leo Brunelli (operato felicemente nel corso della settimana a Parma), ma potendo contare su Steven Dillien, il bomber belga che ha debuttato proprio contro lo Spartak.


LA CRONACA - Partita difficile sin dalle fase iniziali, con lo Spartak che non disdegna di punzecchiare la difesa di casa e creare qualche apprensione a Gallon. Sul fronte opposto Merola fa buona guardia, ma la manovra dei gialloblù non filtra nelle maglie difensive ospiti coordinate da un volpone come Bico Pelentir. Tanto che il gol del vantaggio dello Sporting parte da un errore di Russo, che appoggia male il pallone, Carducci lo intercetta, avanza velocemente verso la porta avversaria e fulmina il portiere sotto la traversa dai dodici metri: sono passati ben otto minuti.


Ma non bisogna commettere l’errore di credere che la sfida adesso sia in discesa. Al 12’ bella giocata casertana, palla a Bico che taglia sul secondo palo per l’appoggio in rete di Lavagna ed è l’1-1. Al 13’49” punizione combinata Vavà-Carducci, palla al capitano sulla cui sventola Merola devia oltre la traversa con un grande riflesso. Il portiere ospite si oppone alla grande prima su Carducci e poi su Egea, anche Morgade sfiora il secondo gol. Episodio discusso proprio sulla sirena: Gallon salva la porta sulla girata di Russo, sugli sviluppi del corner palla a Bico, gran tiro e il portiere di casa è battuto, ma gli arbitri non convalidano perché il tiro sarebbe stato scoccato dopo il suono del 20’. Dunque, situazione di parità a metà gara, con l’impressione che anche nel secondo tempo ci sarà da soffrire.


E invece, trascorrono solo novanta secondi della ripresa del gioco e lo Sporting si riporta a condurre: lunga azione che parte da Egea, passa per Ortega, quindi Morgade e mentre sembra che lo spagnolo perda la palla irrompe il numero 5 che insacca alle spalle di Merola il gol del 2-1. Ma non è facile prendere le misure a uno Spartak attento e devono passare ben sette minuti per assistere alla terza rete salese, non prima del miracolo di Merola che strozza in gol l'urlo del primo gol salese di Dillien, e l'altrettanto miracolosa parata di Gallon su Gigliofiorito: Morgade lavora la sfera sulla fascia destra e pesca sul secondo palo Ortega, il quale non deve far altro che appoggiare nel sacco. Pochi secondi e arriva anche il 4-1: la giocata è di Morgade, la sua conclusione fulmina Merola.


Lo Sporting prende il largo: 13’53”, scambio Vavà-Egea che di suola riappoggia la sfera al capitano, palla sul destro a incrociare sotto il “sette” opposto ed è il 5-1. Al 15’35” la strepitosa azione di Egea per il 6-1: un “coast to coast” che il centrale conclude con una staffilata sotto l’incrocio dei pali con Merola che non può far altro che guardare. Poi è solo ordinaria amministrazione, con la testa che al triplice fischio finale è già rivolta al big-match di martedì’ sera in casa dell’AP.


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