
Continuano i meritati festeggiamenti in casa PSB Irpinia: la splendida vittoria della Coppa Italia di Serie A2 femminile ha dato ulteriore carica alle ragazze di Luigi Battistone, proiettate ora a chiudere definitivamente il discorso promozione.
Ma nel frattempo, c’è il trionfo in Coppa di cui parlare. A commentarlo, dopo il portiere Silvana Macchia (CLICCA QUI), è la vicepresidente della PSB Irpinia, Ornella Lanzaretti: “Io ho già realizzato, le ragazze ancora no…! Che dire, è stata una bellissima esperienza. Volevo davvero mettermi a confronto con le realtà degli altri gironi: sono una persona che vuole sempre capire, in questo caso anche per misurare il valore della squadra nella globalità”.
Il percorso della Final Four ha visto la PSB superare ostacoli di grande livello: “Abbiamo incontrato due compagini molto valide. Sia il VIP Tombolo che il Pelletterie sono belle squadre, ben orchestrate da due mister con la “M” maiuscola. Per quanto ci riguarda, il nostro mister Luigi Battistone è stato molto bravo a leggere e gestire tatticamente entrambe le partite. E brave ovviamente anche le ragazze, che hanno svolto un grande lavoro di squadra, forza e sacrificio: oltre a Vecchione e Moreira, sono andate in gol Pugliese e Braccia, Aresu e Iannaccone lo hanno sfiorato… E che dire di Silvana Macchia, che ha fatto un partitone in finale. Un paio di volte è stata provvidenziale. Tornando al nostro mister, anche mentalmente il suo lavoro si è rivelato prezioso: è un allenatore che rende tranquille le ragazze. Per tutta la manifestazione loro si sono divertite, anche in hotel, ma con rigore: quando il capitano dava l’ordine di rientrare in camera, scattavano tutte sull’attenti. Sono state veramente esemplari”.
Nello specifico, sulla vittoria in finale: “Ho visto un Pelletterie molto concentrato, sul pezzo. A noi per i primi dieci minuti hanno tremato le gambe, ci siamo dedicate allo studio dell’avversario. Poi abbiamo fatto gol e questo ci ha messo nella condizione di tranquillizzarci un po’. Loro hanno inserito il portiere di movimento sia alla fine del primo tempo che per gran parte del secondo, e lì è stato bravo il mister a mettere in campo la miglior formazione difensiva. Gli altri nostri gol non sono nati da loro errori, ma dalla nostra grinta. Detto questo, ripeto, Pelletterie signora squadra”.
Un successo forse arrivato contro le aspettative iniziali: “Come dice sempre il mister, l’appetito vien mangiando. Dopo la vittoria con il VIP, ho visto le ragazze trasformate: probabilmente da lì, superato quello scoglio, hanno preso coscienza di quello che avrebbero potuto realizzare. Anche se tutti noi continuavamo a dir loro di fare attenzione: non conoscevamo bene le squadre che avremmo affrontato, anche perché avevamo visto poco o nulla delle partite di campionato sia del VIP che del Pelletterie. Non abbiamo fatto un grande studio degli avversari, ci siamo dedicati soprattutto a far bene noi”.
Per la vicepresidente questa Coppa racchiude in sé tanti significati: “Avevo un sacco di cose da sfatare! Un anno, in Rappresentativa, nel Torneo delle Regioni in semifinale fui “punita”, da veneta, da una squadra del Veneto. Poi ho perso per tre volte la Coppa Campania… Insomma, con questo trofeo non avevo un grande feeling. Mi portavo dietro un carico enorme! In questo senso, quindi, è stato prima di tutto il crollo dei tabù. E poi, che lo dico a fare: con un mister napoletano, Vecchione e Aresu idem, la scaramanzia regnava sovrana…! Per esempio, il mister non voleva stare in giacca e cravatta, aveva bisogno della sua felpa nera! C’erano riti scaramantici da rispettare. A parte gli scherzi, dopo tutti questi anni di lavoro è stata una soddisfazione. Questa Coppa per me non è un riconoscimento, bensì un grande regalo che loro mi hanno fatto. Sono dell’avviso che bisogna dare senza mai avere la pretesa di avere. Quello che ti ritorna è un regalo. E adesso ci proiettiamo sul futuro, senza perdere tempo”.
In conclusione, ovviamente, non possono mancare i ringraziamenti: “Devo dire la verità: dai tempi dei regionali in Campania, ho sempre trovato un grandissimo ambiente nel calcio a 5, molto bravo nel sostegno delle società. In questo momento, il mio grande ringraziamento è nei confronti di queste persone, persone che nel calcio a 5 campano hanno sempre supportato noi società. Ho imparato tanto da alcuni di loro: un nome su tutti, Antonio Sarnelli. Ma in generale, in Campania c’è davvero un bell’ambiente. Voglio poi ringraziare in particolar modo Carmine Braccia, il nostro segretario, un ragazzo squisito che lavora in ombra ma che mi ha dato una mano incredibile in questi anni. E poi un dirigente che è con noi da quest’anno, Severino Lo Conte: ci ha aiutato tantissimo nell’inserimento nel nuovo contesto di Ariano. E, naturalmente, senza il main sponsor non saremmo andati da nessuna parte: un immenso grazie alla PSB”.
Valentina Pochesci
Foto @PSB Irpinia