06/06/2023 08:55

Verso la stagione 2023/24: alla nuova A2 mancano tre squadre, in Serie B ci saranno 5 posti in più

I conti adesso si possono fare con sufficiente precisione. Ovviamente sulla base di quei numeri prodotti dai fatti del campo, ai quali andranno sommati gli aspetti disciplinari legati dalla sentenza del giudice sportivo su Lido di Roma-Active Network della scorsa settimana che, con l’esclusione dal campionato dei lidensi, ha di fatto aperto la corsa alla successione della Todis nella griglia delle 28 partecipanti al campionato di Serie A2 Elite al via la prossima stagione. Una decisione che è stata ulteriormente resa afflittiva dall’affidamento al Consiglio Federale della determinazione della categoria dalla quale il Lido di Ostia potrà ripartire, che non sarà affatto certo possa essere l’A2 o la stessa Serie B.

Il posto in Elite liberato dal Lido di Ostia, come è stato determinato dal comunicato 431 del 30 dicembre 2022 (CONSULTALO QUI), verrà attribuito solo tramite le procedure di ammissione. Le prime a poterselo contendere saranno Sporting Hornets, Cormar Reggio Calabria e Roma, ossia le squadre perdenti le gare del secondo turno dei playoff per la promozione in A2 Elite, che qualora lo riterranno opportuno potranno presentare la domanda che conterrà i requisiti richiesti alla formulazione della graduatoria attinente la scelta dell’ultima fortunata.

LA NUOVA SERIE A2 - In questa maniera, l’organico della Serie A2 perderà un ulteriore tassello oltre ai due già mancanti legati alle rinunce avvenute a stagione in corso di Damiani e Gatti, Catanzaro e AP Calcio a 5. Come abbiamo più volte ricordato, la pubblicazione del comunicato n.880 ha permesso al Prato, che sarebbe retrocesso con l’ultimo posto occupato nella classifica del girone B, di mettersi in salvo beneficiando di una forma di grazia da parte della Divisione Calcio a 5, cosa che invece non c’è stata nei confronti di Domus Bresso e Bovalino. Queste tre caselle verranno assegnate anche in questo caso con la formula dell’ammissione/ripescaggio sulla base di quanto disposto dal comunicato n.431: per cui si raggiungeranno le 48 unità richieste per la definizione dell’organico della nuova Serie A2.

Una terza divisione (sarà questo il collocamento gerarchico nella sfera dei campionati nazionali) che verrà sviluppata sulla base di quattro gironi da 12 squadre ciascuno. Al momento i raggruppamenti appaiono sostanzialmente definiti: il girone del Nordovest potrebbe raggruppare le società di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Toscana, la sezione occidentale dell’Emilia e inglobare il Sestu, unica rappresentante della Sardegna di tutta la categoria; quello del Nordest spazierà tra Trentino, Veneto, Friuli, Romagna, la sezione orientale dell’Emilia, Marche e Umbria, con il Celano fluttuante con il girone Centro-insulare, dove la nostra ipotesi prevede l’inserimento di tutte le laziali oltre alle quattro siciliane, composizione motivata da una più agevole gestione dei trasferimenti. Infine il girone adriatico-meridionale, che potrebbe abbracciare l’Abruzzo della costa, la Puglia e la Calabria, con l’aggiunta della Barrese unica formazione campana della categoria.

I NUMERI DELLA CADETTERIA - Per quanto riguarda la Serie B possiamo già dire sin da adesso che ci saranno subito a disposizione  5 posti da attribuire a chi presenterà o la domanda di ammissione o di ripescaggio. Complessivamente sono 68 le società aventi diritto inquadrate nella nuova pianta organica. A loro vanno aggiunte le 21 vincitrici degli analoghi campionati regionali, la vincitrice della Coppa Italia di Serie C, vale a dire il Marsala, e le quattro formazioni che si aggiudicheranno le finali dei playoff tra le seconde classificate della Serie C: il totale fa 94, numero dal quale andranno detratte le tre squadre che verranno ammesse al campionato di A2, per cui il dato complessivo scende a 89 rispetto alle 96 unità che vengono contemplate dal comunicato n.1 - poi ripreso dal n.34 - che definisce appunto la rosa delle partecipanti al prossimo campionato di Serie B.

Il tutto rigorosamente al netto dei temuti effetti che si potrebbero registrare al momento dell’introduzione della Riforma dello Sport, attuata dal prossimo primo luglio (sempre che non ci siano nuovi rinvii), oltre che fusioni e, purtroppo, scelte di ridimensionamento tecnico che possono sempre deviare progetti sportivi anche ben avviati fino a condurli verso l’anonimato.