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18/04/2024 09:45

Il Bojano è pronto per la finale. D'Ercole docet: "Concentrati e al completo: centriamo l'obiettivo"

Dopo la finale di Coppa Italia ecco quella che mette in palio la vittoria del campionato. Al di là di come è andata nella precedente occasione il Bojano ha davanti a sè un vero e proprio appuntamento con la storia, perchè mai questa giovane società aveva conquistato la promozione in Serie B. Un sentimento che pervade l’intera comunità bojanese e in particolare il giovane presidente Liberato D’Ercole, 35 anni, massimo esponente sin dalla fondazione della Polisportiva Bojano (era il 2019), una creatura nata un po’ per gioco e un po’ per passione dall’unione di intenti di un gruppo di amici.


“Abbiamo provato a creare un diversivo per tanti ragazzi del paese che non doveva per forza essere il calcio”, dice orgoglioso pensando ai risultati raggiunti in questa stagione, già di per se storica per la vittoria ottenuta nella Coppa Italia regionale. E proprio D’Ercole che ci spiega l'attesa che si respira nell’ambiente e come si sta preparando la squadra a questa sfida, giustamente la più importante della stagione?


“Arriviamo a questa finale, la seconda per noi in pochi mesi, dopo cinque anni di duro lavoro e sacrifici, consapevoli di trovare di fronte una signora squadra, quella del Venafro. La settimana sta scorrendo tranquilla, nel gruppo squadra c’è serenità e ci si allena senza destare troppa tensione. Siamo un gruppo che è maturato molto, lavoriamo sodo e c’è tanta fiducia. Arriviamo con la rosa al completo, concentrati per il secondo obiettivo che ci eravamo prefissati”.


In campionato il Bojano ha già incontrato due volte il Venafro (una vittoria per parte) per cui l'avversario che sarà di fronte sabato sul neutro di Cercemaggiore non è certamente sconosciuto. Ma essendo una sfida secca sarà una partita che dovrà essere interpretata diversamente da quelle giocate durante la "regular season". 


- Sapendo bene il carattere di mister Melfi, che atteggiamento si aspetta dai suoi giocatori sia nell'avvicinamento al match che nel momento in cui si scenderà in campo?


“E’ vero, conosciamo bene i nostri avversari, le sfide contro il Venafro sono sempre state avvincenti e aperte a qualsiasi risultato. In una gara secca molti valori tecnici si azzerano, molto faranno le motivazioni ma sappiamo bene che mister Melfi e in grado di preparare i ragazzi al meglio: il gruppo lo segue, dai senatori ai più giovani, è c’è fiducia. Melfi? L’operato del mister in questi due anni non si discute. Ha saputo creare un gruppo bellissimo che si allena con costanza. Ha sposato il progetto senza pensarci troppo e ha saputo dar forma a un gruppo di ragazzi non solo di Bojano che nel tempo, oltre che essere semplici giocatori, sono diventati amici. Questo è lo spirito del nostro mister, o meglio… di Leo”.


- Abbiamo detto che il Bojano ha già vinto la Coppa Italia regionale, ora punta al titolo del Molise: per quelli che sono stati i sacrifici fatti dalla società e dalla squadra che cosa può rappresentare lo sbarco nel nazionale e quali risvolti questo risultato potrebbe avere soprattutto a livello di partecipazione sia di appassionati che di operatori commerciali in chiave futura?


“Siamo in finale… e le finali vanno giocate. Ssicuramente vincere sarebbe la giusta ciliegina per consacrare una stagione pazzesca, che ci ha visto protagonisti. Non ci poniamo limiti ma bisogna restare con i piedi per terra anche per il futuro”.