Minerva, chiusura col segno più. La Rovere docet: "Abbiamo preso consavolezza delle nostre capacità"

A prescindere dalla prestazione tutt’altro che convincente offerta sul campo dall'Hatria sabato scorso, c'è solo da apprezzare il fatto che il Minerva, anche se fuori dal giro playoff da alcune settimane, se la stia giocando con tutti. E lo ha dimostrato proprio nella sfida vinta con gli atriani. Come valuta questo atteggiamento Lorenzo La Rovere, che nel 3-2 del campo ha messo la firma su due gol chietini (per lui sono otto le realizzazioni stagioni)?


“Avevamo bisogno di dimostrare per lo più a noi stessi di avere la consapevolezza di poter lottare con le squadre al di sopra di noi in classifica. Ormai erano varie partite in cui dimostravamo di poter fare grandi prove, diciamo che questa con l’Hatria serviva a noi per confermarci come gruppo e come squadra e per dimostrare anche il livello che abbiamo raggiunto in questa stagione. Quindi la vedo come una conseguenza naturale dell’amalgama di quest’anno più che di atteggiamento”.


- Valutandola, dunque, nella sua complessività, è stata una stagione comunque positiva perchè ha permesso di porre delle basi importanti per il futuro, o rimane il rammarico per le occasioni perse per strada che potevano indirizzarla diversamente?


“A me non piace negativizzare ciò che succede perché ci saranno stati sicuramente svariati motivi che non ci hanno permesso di rendere come volevamo. Dunque nè rammarico nè rimpianto, perché evidentemente, per venir fuori, avevamo bisogno anche di soffrire”.


- Domani ultima trasferta del campionato ad Avezzano, prima di chiudere il 6 aprile contro il Montesilvano: l'impegno per queste ultime due esibizioni anche sul piano personale?


“Cercheremo ovviamente di mantenere questa tendenza positiva, l’impegno invece diciamo che cambia poco: stringiamo i denti e cerchiamo di finire nel migliore dei modi, perché comunque tempo per riposarsi ci sarà”.









Nella foto: La Rovere abbracciato dopo aver segnato la rete del 3-2 sull'Hatria