Città di Chieti, questione di fiducia. Di Renzo: "Ho sempre creduto in questo splendido gruppo"

“Avevamo il destino nelle nostre mani e sapevamo che tutto dipendeva solo da noi”.

In effetti la salvezza del Citta’ di Chieti sarebbe dipesa solo dal… Città di Chieti e anche se sarebbe bastato un solo punto tutto era legato all’atteggiamento dei teatini contro una Virtus Libera che in Abruzzo si era presentata con l’obbligo di vincere per sperare nei playoff, poi definitivamente svaniti col 3-3 del PalaTricalle. Il direttore generale Stefano Di Renzo può finalmente tirare un bel sospiro di sollievo.

“E’ stato un percorso difficile, un impatto difficile con questa Serie B e questo girone, ostico, nel quale abbiamo incontrato tante squadre composte da giocatori esperti, tanti dei quali provenienti da categorie superiori e quindi non è stato facile competere. A dicembre abbiamo fatto qualche modifica - ricorda Di Renzo al microfono di Antonio Calabrese di Abruzzowebtv - inserito qualche rinforzo, qualche giocatore è andato via, i risultati sono gradualmente arrivati e oggi abbiamo potuto festeggiare a questa salvezza”. 

Di Renzo distribuisce equamente i meriti.

“Io ho sempre creduto in questo gruppo e in questo allenatore, e in tempi non sospetti dissi che i risultati sarebbero arrivati perché fino a quel punto si stavano raccogliendo in meno rispetto a quello che i ragazzi meritavano. Alla fine è arrivato il giusto premio per il sacrificio, l’impegno e la bravura messi da questi ragazzi e da questo allenatore e, permettetemi di dire, anche dei dirigenti che sono stati al fianco di questo gruppo, da Biagio Paciocco a Gianluca Monte fino a Luca Baglioni, che insieme hanno chiuso il cerchio di questa splendida squadra che ha portato a casa un risultato importantissimo”.

Gli errori che sono stati commessi saranno tesoro nella programmazione della prossima stagione: evitarli significherà trarre un grande vantaggio dall’esperienza vissuta nella stagione del ritorno tra i cadetti.

“Sicuramente - ribatte il dg teatino. - Intanto non conoscevamo il girone che avremmo dovuto affrontare, quindi anche il tipo di squadre che ci saremmo trovate contro. Pensavamo di aver allestito una rosa che poteva essere competitiva almeno per l’obiettivo che ci eravamo dati, invece poi ci siamo resi conto che serviva qualcosa in più oltre a qualche tassello di esperienza e caratura per la categoria: l’anno prossimo cercheremo di allestire una squadra che sia in grado di disputare un campionato più tranquillo, con l’obiettivo di restare ancora in Serie B con meno patemi. Ma lasciatemi dire: adesso dobbiamo pensare a ballare e festeggiare l’obiettivo raggiunto, da domani partiremo verso nuovi orizzonti e nuovi traguardi”.