"Cocò" Caruana, l'uomo dietro le quinte del Pavia: "Qui una società seria e un ambiente familiare"

In attesa che si conosca l'esito del ricorso presentato dal Sestu, che ha addotto le cause di forza maggiore per la mancata presentazione al PalaRavizza sabato scorso chiedendo il recupero della gara della terza giornata di ritorno, il Pavia si prepara ad affrontare una sfida importantissima in trasferta contro il Fucsia Nizza, attualmente quinta forza del campionato. I biancorossi, in vista di questa complicata gara fuori casa, oltre a poter far affidamento sulla forza del proprio gruppo, potranno contare sul sostegno e l'apporto costante del proprio responsabile dei materiali, Cosimo Caruana, più conosciuto come "Cocò". Una figura dietro le quinte fondamentale: con lui i giocatori possano vivere con serenità e senza disagi la settimana che li porta poi al fatidico match del weekend. Ascoltando la storia di Caruana, non si può non pensare che fosse inevitabile il suo approdo nel sodalizio lombardo. 

- Cosimo, come hai iniziato a fare il magazziniere del Pavia C5?

"Ero già magazziniere del Pavia Calcio in Lega Pro e sono stato chiamato, tramite alcuni conoscenti, a ricoprire lo stesso ruolo nella società di calcio a 5 in Serie B, nella stagione 2018-2019. Ho accettato per fare una nuova esperienza".

- Cosa ti piace del Pavia C5?

"Innanzitutto mi piace ricordare che qui ho vinto il mio primo trofeo, la Coppa Italia regionale della Lombardia, e poi siamo arrivati in Final Four. Del Pavia mi piace molto l’ambiente familiare, il fatto che ci siano giocatori con cui sono ancora in contatto anche se non militano più nella squadra. Poi per la prima volta nella mia vita mi occupo anche di una formazione femminile, un gruppo che mi apprezza".

- Dove hai imparato a fare il magazziniere così bene? A chi o cosa ti ispiri?

“Questo lavoro per me è una passione, perché mi piace. Ho imparato prendendo ispirazione dai colleghi di Serie A. Io la mattina mi alzo, faccio tutte le mie cose e preparo ciò che è necessario per l'allenamento. Durante la settimana inoltre preparo le divise per la partita del weekend, chiamando le società che affrontiamo in modo da concordare gli abbinamenti delle casacche, poi preparo le buste per i giocatori: ognuna è numerata e all'interno vi è quanto serve per affrontare il riscaldamento e la gara. Alla fine mi occupo di lavare il tutto”.

- Dove ti piacerebbe essere l'anno prossimo?

“In questo momento non lo so precisamente. Però ammetto che mi piacerebbe vivere un'esperienza in una squadra di Serie A o Serie A2, per vedere com'è lavorare con i giocatori professionisti in squadre più strutturate”.

- Si dice che sei severissimo con i giocatori quando dimenticano i calzettoni e i parastinchi: è vero?

“Sì, sono delle cose che mi fanno un po’ arrabbiare, a volte penso che i giocatori, proverbialmente parlando, si debbano dare una svegliata. Io comunque sono anche molto ordinato con i palloni e tutto il resto del materiale, il magazzino è tutto perfetto e preparo il necessario con passione: faccio trovare tutto pronto ai ragazzi, dal vestiario dell'allenamento fino alle mute da gara. Lo stesso discorso vale per la squadra femminile”.

- Ecco, com'è avere a che fare sia con i ragazzi che con le ragazze? Hai notato qualche differenza?

“Forse le ragazze sono un po’ più ordinate a differenza dei ragazzi. Almeno le donne sono molto riconoscenti per quello che faccio”.

- Entriamo nel merito della questione sportiva: qual è l’obiettivo di stagione primario?

“Senza dubbio è quello di salvarsi, rimanere in Serie B. Retrocedere dopo sei anni, per me, sarebbe come una sconfitta. Se poi questa squadra può davvero centrare questo obiettivo, questa è una domanda che si deve fare all’allenatore o al capitano”.

- C'è qualche messaggio particolare che ti piacerebbe lanciare per il Pavia?

"Ringrazio tanto questa società che è si è sempre dimostrata molto seria e non mi ha fatto mai mancare niente. Un pensiero particolare lo rivolgo alla presidente Elisa e a Giancarlo, due persone che si sono rivelate essere speciali in questi sei anni che sono nel Pavia C5".