Anche l'Imolese sta scaldando (e di molto) i motori in vista della prossima stagione che vedrà la formazione romagnola affrontare nuovamente la Serie A2, questa volta però facendosi carico, com'è ormai ben noto, degli storici colori rossoblù ereditati dall'Imola Calcio a 5 che hanno sostituito il gialloblù della Dozzese. Proprio in virtù di questo "cambio di pelle" e dell'intensa attività di pre-season, abbiamo contattato il direttore tecnico e allenatore Leonardo Vanni per fare il punto della situazione dopo le prime settimane di lavoro, che tra l'altro hanno visto l'Imolese alzare la prima coppa della stagione, seppur in un torneo amichevole quale il 'Trofeo Città di Moglia' (in foto i festeggiamenti della squadra), mentre sabato scorso, è arrivata una buona vittoria per 5-3 con il Villafontana, squadra emiliana neopromossa in Serie B.
- Mister, come sta procedendo la pre-season? Stai già vedendo delle cose che ti fanno ben sperare per la stagione?
"La preparazione è sempre un periodo molto particolare e faticoso per tutti, difficile prevedere come andrà la stagione. Stiamo lavorando molto duramente e tutti i ragazzi si stanno dimostrando professionali e desiderosi di fare, questo è importate. Sono sicuro che il gruppo che abbiamo allestito crescerà molto e si leverà molteplici soddisfazioni".
- Parliamo del gruppo che allenerai quest'anno: siete soddisfatti del roster che avete allestito tra conferme, ritorni e nuovi arrivi?
"Il roster è quello che ho chiesto e che la nuova dirigenza ha fatto di tutto per mettermi a disposizione. Squadra giovane, giovanissima anzi, con un'età media 22 anni ma con enormi possibilità di crescita".
- Avete già fissato un obiettivo per il campionato o è ancora troppo presto per fissare l'asticella? Forse prima avere altri segnali dalla preparazione?
"Per ora l’obiettivo è quello di trovare il prima possibile la salvezza; poi se saremo bravi ed i ragazzi cresceranno nel giusto modo, sarà possibile alzare l’asticella. Prima di noi nel girone vedo almeno sei squadre, con alcune molto attrezzare per il salto di categoria come Russi, Real Fabrica e Buldog Lucrezia, poi Prato, Atlante Grosseto e Kappabi Potenza Picena".
- Chiudiamo facendo brevemente il punto sul cambio di colori. Aver svestito i panni della Dozzese per assumere quelli dell'Imolese, riportando nel calcio a 5 un marchio importante, ha già sortito qualche piacevole effetto?
"Abbiamo lasciato una società che ho ricostruito praticamente da zero nel paese in cui vivo perché era necessario per la crescita di tutti quelli che in questi anni hanno creduto nel riportare il calcio a 5 che conta in questo territorio: non è stato semplice né tantomeno indolore ma necessario per un progetto di crescita futura. Far parte dell’Imolese e portare addosso questi colori è un onore che cercheremo in ogni modo di meritarci sul campo. Abbiamo la maggior parte dei giocatori che sono nati e vivono ad Imola, i dirigenti ed i tecnici sono praticamente tutti Imolesi. Abbiamo sempre giocato ad Imola e le origini del nostro titolo sportivo derivano dalla gloriosa Imola Calcio a 5 che aveva fatto benissimo in quei pochi anni di Serie A. Pensando a tutto ciò, era naturale tornare ad indossare i colori rossoblù. Se questo poi avrà degli effetti lo vedremo strada facendo, per ora c’è molta curiosità attorno a noi e molti dei tifoni del calcio ci hanno promesso di venire in palestra a fare il tifo per noi. Quello che possiamo promettere è che chiunque verrà a vederci si divertirà e tornerà nuovamente a vederci giocare".
Lorenzo Miotto