#futsalmercato, si muove lo Sporting: gli occhi di Giuseppe Detta su Leo Moraes. Lo garantisce Lima

La garanzia (di qualità) la certifica Gabriel Lima, che lo conosce dai tempi dell’infanzia. E non è stato un caso che il capitano della Nazionale italiana campione d’Europa ad Anversa nel 2014, un pezzo di storia del nostro futsal, lo abbia accolto, primo giocatore ad avere il privilegio, nel suo Nucleo Professional Players, l’organizzazione che fa riferimento proprio a Lima che si occupa della valorizzazione dei talenti nel territorio paulista, per poi proporli ai club - sudamericani e continentali - per essere inquadrati negli organici dei club.

Leo Moraes, al secolo Leonardo Colhado Moraes, è un laterale offensivo classe 1989, con passaporto italiano, che in Italia ha fatto sempre ben parlare di sé ovunque abbia giocato. Su di lui avrebbe messo gli occhi il presidente dello Sporting Sala Consilina, Giuseppe Detta, che se da una parte sta portando avanti il capitolo dei rinnovi, dall’altro sta lavorando di concerto con il nuovo allenatore Cafù per comporre lo scacchiere ideale per affrontare il prossimo campionato di Serie A2.

Un metro e 72 centimetri per 74 kg di peso, dribbling stretto e grande precisione nelle conclusioni, ma soprattutto una diligenza tattica fondamentale: queste le caratteristiche che hanno permesso a Leo di distinguersi dapprima a Catania, il club che lo ha accolto in Italia, e successivamente a Cassano, Rossano, Bisignano e Melilli, da dove ha fatto ritorno a Cassano per disputare l’ultima stagione e mezzo colma maglia dell’Atletico in piena emergenza Covid. Ha giocato anche in Brasile (con San Paolo e Palmeiras) e per tre stagioni in Portogallo (due a Rio Ave e una con l’Operario).



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