Con Gianluigi - Gigi per gli amici - Asquer glissiamo dall'argomento campionato di cui abbiamo parlato abbondantemente in questi ultimi giorni e focalizziamoci sulla Final Four di San Rufo in programma nel fine settimana. Sarà la seconda volta per la Leonardo dopo la storica partecipazione a quella di Porto San Giorgio del 2021. Ma Asquer è certamente avvezzo a certe competizioni dato che ha anche vinto la coccarda in Serie B con la Paolo Agus.
- Come si prepara una trasferta così complessa in cui si rischia di giocsre ogni 24 ore e con avversari comunque di assoluto spessore?
“E' la seconda volta che la Leo affronta una competizione così importante. La società ci teneva tantissimo a questa competizione, e infatti siamo riusciti a qualificarci superando squadre veramente molto forti, il Lecco prima e la Sampdoria dopo, ai rigori. Certo arriviamo a questa competizione con un po' di strascichi, ma sappiamo che la semifinale sarà una gara da dentro e fuori e ce la giocheremo col nostro spirito e le nostre forze”.
- A proposito degli avversari della semifinale, il sorteggio ha abbinato la Leo allo Sporting Sala Consilina, la squadra di casa. Che sta per vincere il girone C di A2, non ha mai perso quest'anno, viaggia sulle ali dell'entusiasmo e potrà contare anche sul sesto uomo in questa competizione: una semifinale contro un avversario del genere come si prepara e, soprattutto, come si affronta?
“Certo non siamo stati fortunatissimi, ma tanto una vale l'altra. Conosciamo benissimo lo Sporting Sala Consilina, lo abbiamo visto all’opera in tv, sappiamo che è una squadra formata da grandissimi giocatori, sta andando benissimo in questa stagione. Giocare in casa loro per noi è un onore, ma non abbiamo niente da perdere: andiamo con l'entusiasmo che abbiamo e ci giocheremo la partita senza alcun timore. Certo non sarà semplice, a San Rufo, con il pubblico. Sarà una gara da dentro o fuori, ma tutti vorrebbero giocare una sfida di questo genere”.
- In campo andrà anche un certo Gianluigi Asquer, che il prossimo 31 maggio spegnerà le 52 candeline e si appresta ad affrontare la Final Four con l'etichetta dovuta di senatore. Cosa si prova alla tua età giocare con compagni di squadra e contro avversari che possono essere tranquillamente tuoi figli e con il "peso", parlando della Leo, che con i problemi che vi troverete ad affrontare con le rotazioni sarai chiamato ad un alto minutaggio da Petruso?
“Non faccio riferimento all'età, ormai non ci penso più. Sto affrontando un campionato difficile, qualche difficoltà c'è, ma io do sempre me stesso come ho sempre fatto e lo farò anche in questa occasione se il mister mi chiamerà per giocare qualche minuto, venti minuti o trenta. Darò tutto quello che ho dentro, come ho sempre fatto in ogni partita, poi si tireranno le somme. Certo gioco con ragazzi di 19, 20 anni e a me non può che rendermi orgoglioso il fatto che ancora riesco a stare al passo di giovani così forti. E' ovvio che l'età si fa sentire, però l'esperienza è molto importante. Ho già vinto col Sestu quando ero più giovane la Coppa Italia di A2, ma sono arrivato anche a giocare semifinali e finali di A2. Sono partite dove tutti vorrebbero essere in campo, perché rappresentano un traguardo bellissimo, dove non si arriva per caso ma grazie al lavoro di un intero anno, con la programmazione. Questa è la Leonardo, la Leo che ci ha permessi di arrivare ad un traguardo così importante per noi. E noi sicuramente andremo a giocarcela con lo spirito giusto, sapendo che affronteremo una signora squadra, in casa propria. Per essere al loro livello dovremo dare il 110 per cento… e forse potrebbe anche non bastare”.
Foto: Melania Cenedese