Balliana incarnazione dello spirito Dibiesse Miane: “Un 2023 di progressi, ma possiamo fare meglio”

La Dibiesse Miane ha chiuso il 2023 come meglio non poteva, vincendo venerdì scorso per 5-4 il match d'apertura del girone di ritorno di Serie C1 veneta contro il Godego. Una vittoria importante, quella maturata una settimana fa dai ragazzi di De Francesch con una squadra in lotta per la salvezza, che dà ulteriore ossigeno, visto che la zona playout ora è distante tre punti rispetto all'unica lunghezza della giornata precedente. Per parlare di quanto accaduto nel match contro i castellani, oltre a tracciare un bilancio di questo 2023, abbiamo deciso di scambiare due parole con il laterale dei trevigiani Andrea Balliana; nessuno meglio di lui infatti può incarnare lo spirito e la filosofia della Dibiesse Miane: giovane eppure al contempo esperto, Andrea è ormai un punto di riferimento in un club biancoverde che vuole sempre di più poggiare le proprie basi sui giocatori cresciuti in casa.

- Avete chiuso l'anno al meglio, con una vittoria importante contro una squadra che lotta per la salvezza. Parlaci intanto di questo successo: cosa vi ha permesso di battere il Godego con un beffardo 5-4? 

"Una vittoria importante e sudata, ottenuta allo scadere direi. Il Godego è una squadra tosta e lo ha dimostrato in alcuni tratti della partita. Bisogna dire che sfruttando leggermente meglio le tante occasioni create, aiutati da un pizzico di fortuna, questi dettagli ci hanno aiutato a portare a casa i tre punti".

- Dopo la salvezza conquistata ai playout la scorsa primavera e l'attuale decima posizione proprio sopra la zona playout, possiamo dire che il 2023 è stato un buon anno, considerando le diverse difficoltà che avete dovuto affrontare, concordi? 

"Quest’anno ci sono stati alti e bassi, ma la squadra non ha mai mollato, soprattutto nelle difficoltà. Ci sono stati dei progressi, ma credo si possa far decisamente meglio ancora per il potenziale che il Miane ha".

- Adesso quali sono gli ingredienti per ripartire al meglio nel 2024?

"Durante la sosta bisogna ricaricare le batterie, sia fisiche che mentali. Poi faticando, divertirsi rende ancora più piacevole il lavoro da fare in allenamento e in partita".


l.m.

28/12/2023 16:25