
26/12/2024 17:48
In un #futsalmercato che ha regalato pochissime novità di un certo impatto, quella che si potrebbe prospettare in questi giorni a cavallo tra la fine del vecchio e l’inizio del nuovo è un’opportunità da prendere assolutamente al volo. Perchè il nome è di quelli che solo a dirlo esprime certezze: Ricardo Caputo. Uno dei difensori che hanno lasciato il proprio marchio sul futsal dell’ultimo ventennio, capace di arrivare a vincere i titoli più importanti vestendo le maglie dei club di maggior prestigio della scena nazionale.
Quattro scudetti nel personale palmares (da quello con il Montesilvano del 2009/2010 a quello con l’Italservice Pesaro del 2018/2019, tutti vinti con il comunicato denominatore di Fulvio Colini alla guida), quattro Coppe Italia, altrettante Supercoppe con il trionfo della Champions di quel magico Primo Maggio 2011 ad Almaty che occupa un posto centrale della sua bacheca. E poi l'esperienza di Manfredonia prima del ritorno in Brasile, senza dimenticare anche la presenza con la maglia dell’Italfutsal a completare il proprio curriculum professionale, arricchito anche da una stagione in Croazia e un'altra negli Stati Uniti (con tanto di titolo).
Ma per Ricardo, che il 15 dicembre scorso ha festeggiato i suoi 43 anni, non è affatto arrivato il momento di andare in pensione. Anzi, dalla sua San Paolo ci ha fatto sapere che ha una grande voglia di tornare in Italia per dimostrare che quando c’è la classe e il mestiere la carta d’identità è un particolare trascurabile.
“Ho appena terminato il Mondiale di calcio a sei, mi sento in grandissima forma. Il fisico mi accompagna, d’altronde non mi sono mai fermato. Per questo ho deciso di volermi rimettere in gioco e lo voglio fare dove penso posso mettere a disposizione la mia esperienza”.
Uno slogan pubblicitario ha fatto storia: basta il nome. Lo stesso vale per Caputo: Ricardo sta già sfogliando la margherita delle proposte ricevute.