Tobias Bringas scalpita: domani sarà di nuovo in campo a Burago di Molgora, dove guiderà l’attacco dell’Industrial Point Sardinia nella sfida con la Domus Bresso, sfida di cartello del girone A cadetto. L’argentino tornerà dopo la squalifica che lo ha costretto a disertare l’ultimo test casalingo con il Castellamonte, che non è stato certamente piacevole vedere dal di fuori.
- Però, sembra che con o senza Bringas i tre punti sono comunque arrivati e sono stati pesanti in termini di classifica. Confermi Tobias?
“Certo, i tre punti sono rimasti a casa e quello è stato l’aspetto importante. E’ stata la vittoria del gruppo”.
Domani, dunque, Bringas tornerà a disposizione di Mario Mura in casa della Domus, in quella trasferta considerata un punto di passaggio molto importante per gli equilibri di questo momento in un campionato che probabilmente vede proprio la Domus in una posizione dove non ci si aspettava che fosse.
- Tobias, che ne pensi del primato del Sardinia dopo le prime giornate? E che cosa ti lascia pensare per il prossimo futuro?
“Domani sono anch’io dell’idea che sarà una partita tosta. Ma noi dobbiamo continuare nel nostro percorso di crescita, andando avanti di partita in partita senza pensare dove siamo o in quale campo giochiamo. Dobbiamo pensare solo a noi, vivendo alla giornata”.
Arrivato dall’Argentina nella stagione 2020/2021 (in Sud America aveva giocato con Jorge Newberry e Velez Sarsfield, nella stagione stoppata dal Covid) Bringas ha vestito per due stagioni la maglia del Monastir prima di passare al Città di Sestu. Dalla scorsa estate milita nell’Industrial Point, a dimostrazione che ha eletto la Sardegna a suo domicilio italiano.
- Come ti trovi a Cagliari e soprattutto come stai vivendo questa esperienza al Sardinia che con te in squadra è passato dalla lotta per la salvezza della passata stagione al primo posto in classifica? Un fatto fortuito oppure...?
“In Sardegna mi trovo molto bene, sono soddisfatto della scelta di trasferirmi qui. Il Sardinia? Penso che l’anno scorso hanno avuto troppi infortuni e anche un a bella dose di sfortuna: sono felice di essere adesso in questa squadra, ma penso anche che con l’arrivo del mister Mario Mura e del suo staff i ragazzi hanno cambiato mentalità, capendo che in campo devono dare sempre un qualcosa in più. Questa squadra ha un obiettivo da raggiungere e deve riuscirci con il gruppo: solo credendo in quello che facciamo durante gli allenamenti possiamo poi tradurlo il sabato in partita”.