«In questo primo mese sto incentrando il lavoro sulla fase difensiva», si conclude così la chiacchierata con Michele Ristè, nuovo tecnico della Chemiba Cerreto d’Esi, dopo aver esaminato il primo approccio della squadra in campo. Un periodo, quello da poco iniziato, molto intenso, che culminerà con la prima giornata di Coppa Italia regionale delle Marche il weekend del 20 e 21 settembre e l’avvio del campionato di C1 previsto la settimana successiva.
«L’amichevole con l’Uroboro è stata l’occasione, visto che erano soltanto pochi giorni che ci allenavamo, di vedere se avevano acquisito dei principi in fase di non possesso, tenere il ritmo alto e lavorare sulle palle inattive, e i ragazzi hanno risposto molto bene – rileva Ristè. - Adesso sto lavorando ancora con la rosa non al completo, causa alcuni infortuni e l’acquisto di Ni Neymar».
Proprio di lui volevamo chiederti…
«Personalmente non lo conosco, ho visto solo alcuni video e da quelli si evince che è un laterale bravo negli 1vs1, molto tecnico. Arriverà a metà settembre e avrà poco tempo per integrarsi, perché già il 20 settembre si giocherà la Coppa (la Chemiba affronterà la perdente tra San Biagio e Villa Ceccolini, n.d.r.)».
Domani, intanto, amichevole con il San Martino: cosa ti aspetti di nuovo?
«Nelle amichevoli che abbiamo scelto, stiamo facendo una sorta di escalation: prima una C2 marchigiana, l’Urobono, adesso una C1 umbra, il San Martino, che me la descrivono come una compagine ambiziosa, poi la settimana prossima altre due amichevoli: con l’Under 23 dell’Italservice Pesaro e per concludere il mio ritorno a casa con il Cus Ancona di Serie B. Con il San Martino mi aspetto di vedere più fluidità nella fase di possesso dove ho attualmente lasciato la massima libertà, e vedere più attenzione su alcuni concetti difensivi che stiamo cercando di correggere; questa è una squadra che lo scorso anno ha sempre segnato tanto, subendo però troppe reti, quindi dobbiamo cercare di abbassare drasticamente il numero di occasioni concesse agli avversari. È una squadra che ha buona intensità, buone qualità, però ha poca propensione a difendere, dobbiamo migliorarci».
a.emme