
28/12/2022 00:00
Giornata tutt’altro che di transizione quella che si vivrà oggi, mercoledì 28 dicembre, al secondo piano di Piazzale Flaminio. Prende forma la fase eliminatoria della Coppa Italia di Serie A2 e, per la prima volta da quando è stata istituita la rassegna, si procederà con la definizione diretta del tabellone della fase nazionale della Coppa Italia di Serie C, sia maschile che femminile, ossia le rassegne regionali che determineranno le formazioni che si contenderanno quello che è definito il titolo italiano dei campionati regionali e, di conseguenza, il posto in Serie B destinato alla vincitrice della coccarda tricolore. Procedure che verranno effettuate in modalità remoto, con appuntamento fissato a mezzogiorno.
COPPA ITALIA DI SERIE A2 - Cambia per l’ennesima volta la formula della competizione e non senza mugugnii abbastanza comprensibili che si levano da più parti. Comunque sia, negli ultimi anni (ricordiamo che l’edizione 2019/2020 non si è svolta per via del Covid) la formula è cambiata almeno tre volte: si è passati dalla Final Four delle edizioni 2017/2018 e 2018/2019, vinte da Maritime e Sandro Abate (dopo una lunga è consolidata tradizione che aveva visto sempre disputarsi la Final Eight), alla Final Eight della stagione 2020/2021, per poi ripassare alla Final Four dello scorso aprile (con qualificazione di una rappresentante a girone dopo sessione eliminatoria “interna”) e infine arrivare alla più che contestata formula di questa edizione. Formula messa in discussione sin dalla fase preliminare in quanto cozza evidentemente contro i principi della meritocrazia che devono essere i fili conduttori dell’accesso alla rassegna.
Come abbiamo già avuto modo di spiegare nel nostro servizio del 19 dicembre scorso (LEGGI QUI), definita la griglia meritocratica delle otto squadre (le tre prime, le tre seconde e le due migliori terze classificate dei tre gironi in cui è articolato il campionato di Serie A2), è stato fatto altrettanto per le altre otto formazioni che devono essere loro abbinate per la composizione delle gare degli ottavi di finale. La prassi logica richiedeva, infatti, che come per le prime otto qualificate, accorpate nel Gruppo A, anche le restanti partecipanti venissero dapprima classificate per redigere una graduatoria di merito (dando vita al Gruppo B), e poi accoppiate in base alla reciprocità dei piazzamenti: ossia, prima contro ottava, seconda contro settima, terza contro sesta e così via… con le squadre del Gruppo A agevolate dal poter giocare in casa la gara secca, calendarizzata per mercoledì 25 gennaio.
In verità, con il comunicato ufficiale n.408 (LEGGI QUI), la Divisione Calcio a 5 aveva di fatto proceduto a questa determinazione di base, asseverando l’auspicio che le motivazioni da noi addotte per far rispettare il criterio di merito fossero state riconosciute e, allo stesso tempo, si procedesse a correggere quanto disposto nel comunicato ufficiale n. 71 (LEGGI QUI) dove - alle pagine 4 e 5 - si legge chiaramente che la composizione degli abbinamenti non avverrà rispettando le reciprocità, logiche e necessarie, indotte dalla definizione di due distinte classifiche di merito, bensì per sorteggio integrale, ignorando totalmente le acquisizioni meritocratiche alla fine del girone dei andata.
Un errore evidente ma del quale nella stanza dei bottoni al secondo piano di piazzale Flaminio nessuno sembra essersene reso conto, il che ci lascia alquanto perplessi tanto sulla correttezza degli accoppiamenti del primo turno quanto anche del rispetto della meritocrazia nei successivi abbinamenti del secondo turno dove, per di più, si gestirà la composizione delle sfide (sempre in gara unica) dei quarti procedendo semplicemente ad un accoppiamento per posizionamento sul tabellone (vincente gara 1 contro vincente gara 2, vincente gara 3 contro vincente gara 4 e così via). E comunque con l’elemento sorte privilegiato al criterio di merito.
Questi, secondo noi (e la logica), gli abbinamenti del primo turno eliminatorio, rispettando il criterio di merito stabilito con le classifiche ufficiali pubblicate sul comunicato n.408:
SPORTING SALA CONSILINA-VITULANO DRUGSTORE MANFREDONIA
GENZANO-DEFENDER GIOVINAZZO
COSENZA-MODENA CAVEZZO
LEONARDO CAGLIARI-ITRIA
CESENA-POLISPORTIVA FUTURA
SAMPDORIA-LECCO
LIDO DI OSTIA-PORDENONE
OLIMPIA VERONA-ACTIVE NETWORK VITERBO
Per concludere, diciamo solamente: ma come si può riuscire a fare tanto? Speriamo che prima della “cerimonia”, domattina qualche rappresentante dei club penalizzati da questa procedura (Sporting Sala Consilina, Olimpia Verona e Lido di Ostia nella fattispecie) facciano sentire la loro voce magari riuscendo a far eseguire le operazioni come il criterio della meritocrazia vuole.
COPPA ITALIA SERIE C - Come detto si procederà anche alla definizione della formula di svolgimento della fase nazionale della Coppa Italia che metterà in competizione le vincitrici delle 19 fasi regionali. Negli ultimi giorni, abbiamo appreso che i consiglieri e i componenti dell’Ufficio Attività della Divisione Calcio a 5 hanno lavorato per mettere a punto la regolamentazione dell’edizione 2022. Ovviamente nulla è trapelato in merito, per cui anche per noi di Calcio a 5 Anteprima, che da ormai un decennio siamo gli unici a seguire le vicende di questa competizione, tanto al maschile quanto al femminile, quello che verrà presentato sarà una novità assoluta.
Ma ci teniamo a fare giusto un paio di considerazioni. La prima va a favore della Divisione: la fase nazionale della Coppa Italia di Serie C rientra nel calendario agonistico nazionale per cui non vediamo nulla di male nel fatto che il lavoro organizzativo e di regolamentazione sia stato fatto a piazzale Flaminio. Semmai non comprendiamo il motivo per il quale quest’anno, per la prima volta nella storia della rassegna, non si sia svolto alcun incontro preliminare al quale avrebbero dovuto partecipare i Rappresentanti Regionali del Calcio a 5 (e pensiamo che difficilmente ne verranno programmati negli ultimi giorni dell’anno), rappresentanti che normalmente hanno svolto il ruolo di pianificatori non solo delle fasi nazionali delle Coppe Italia di C maschile e femminile, ma anche dei playoff tra le seconde classificate che determineranno le ultime squadre promosse direttamente in Serie B maschile e A2 femminile.
Non è nostro interesse capire i perchè di questa mancata convocazione, fatto sta che questo episodio rischia di creare una spaccatura tra la Divisione e gli uffici regionali del calcio a 5, che di fatto vivono già in due parrocchie differenti, come differenti sono gran parte degli aspetti normativi e regolamentari sui quali si poggiano i campionati regionali rispetto a quelli lungo i quali sono allineati i campionati nazionali. Quando invece sarebbe auspicabile la definizione di un “testo unico” che uniformi le regole dell’attività regionale affinché non si creino tutte quelle storture e differenze di carattere gestionale che emergono sistematicamente ogni stagione.
All’ora di pranzo la nostra curiosità verrà sicuramente soddisfatta.
cas.