Il cammino della Leonardo in Coppa della Divisione è arrivato al capolinea probabilmente in anticipo rispetto a quanto si aspettavano i vertici del club di piazza Giovanni XXIII. Ma al di là delle attese, va detto che il derby di PalaKopron è stato uno spot per il futsal giovanile e soprattutto per il futsal sardo, che il più delle volte vive all’ombra degli eventi che si svolgono nel continente.
- Che partita è stata Riccardo Siddi?
“Penso sia stata una partita molto bella, sia per noi che l’abbiamo giocata che per il tanto pubblico presente. Speravamo di andare avanti in Coppa Divisione, ma abbiamo affrontato una squadra forte, con giocatori più grandi della nostra età media e nell’equilibrio hanno vinto loro. Essere stato il capitano di questi ragazzi soprattutto 2005, 2006 e 2007 mi ha reso orgoglioso, e a giudicare dalle prestazioni direi che il futuro è nelle loro mani. Voglio fare i complimenti, in particolare, al nostro portiere Giovanni Cossu, classe 2006. Anche ieri ha salvato il risultato in tante occasioni, ne sentirete parlare presto”.
Torniamo alla prima squadra. Si avvicina la ripresa: sabato la Leonardo torna a giocare in campionato per ospitare l'AltoVicentino.
- Riccardo, secondo te la sosta legata all'anticipo della partita di Genova potrebbe incidere sul ritmo gara considerando anche che affrontate una squadra la quale, al contrario di voi, va alla ricerca dei primi punti stagionali?
“Purtroppo ogni anno, per un motivo o per l’altro, non sfidiamo mai l’AltoVicentino al completo. Con tutta probabilità mancherà il nostro capitano Tidu e non sappiamo quando tornerà, in più anche Pusceddu, che ci dà sempre una grossa mano, non sta benissimo. Sappiamo che sarà ancor più importante fare punti e sabato contiamo sull’aiuto del pubblico per farne altri, siamo partiti bene e non abbiamo di certo intenzione di adagiarci”.
- Sei rimasto a Cagliari dopo aver accarezzato la possibilità di andare a giocare in Serie A. Cosa ha influito sulla tua decisione? La Serie A è solo rimandata?
“La Serie A era e rimane un mio obiettivo. In estate, è vero, sono stato tanto vicino a lasciare la Sardegna. Mi son fidato troppo di persone che, invece, non lo meritavano e ho escluso altre piazze per rispetto loro. Alla fine sono rimasto e rimanere qui non è mai una scelta sbagliata. La Leo è la mia casa, sto benissimo a Cagliari: ora penso a far ancora bene con questa maglia, in futuro si vedrà. E chissà che in Serie A non possa andarci con la Leo”.
Già, chissà…
Foto: Melania Cenedese