La Dibiesse Miane, nella diciannovesima giornata di Serie C1 veneta disputata venerdì scorso, ha raccolto una vittoria pesante sul campo del Verona C5, imponendosi sull'esperta compagine scaligera con uno scoppiettante 7-5. Dopo questo rumoroso successo riscosso dai trevigiani in casa dei veronesi, l'allenatore dei biancoverdi Roberto Del Negro ci concede la sua personale analisi del match: l'allenatore è colpito dal carattere dimostrato dai suoi ragazzi, ma non nasconde un leggero disappunto per quanto riguarda l'aspetto tattico dell'incontro.
"Da parte nostra - commenta l'allenatore della Dibiesse - non è stata una partita bellissima: non abbiamo espresso bene i nostri principi di gioco, sia in fase di costruzione che in quella difensiva, concedendo troppo agli avversari che, meritatamente, nel secondo tempo sono quasi riusciti a ribaltare il risultato. Risultato che nella prima frazione di gioco poteva far pensare ad una vittoria ben più tranquilla".
- C'è qualcosa che ti ha impressionato o lasciato particolarmente soddisfatto nella prova dei tuoi ragazzi?
"La determinazione, assolutamente: se una faccia della medaglia dice che c’è stata poca applicazione delle nostre caratteristiche, l’altra invece rappresenta, per la prima volta in questo campionato, una grande concretezza a capitalizzare quasi tutte occasioni che abbiamo costruito. E voglio sottolineare che in campo hanno dato il loro contributo ancora una volta due nostri ragazzini del 2005 e del 2006. E questo è motivo di grande soddisfazione per tutto il gruppo".
- Può essere questa la partita che dà definitivamente ai tuoi giocatori consapevolezza e fiducia nei propri mezzi?
"I ragazzi sono consapevoli da tempo dei propri mezzi, e lo hanno dimostrato in diverse partite di questo campionato, indipendentemente dal risultato finale degli incontri. Purtroppo ci è sempre mancata quella risolutezza a concludere in rete le tante occasioni create, cosa che in questa categoria nessuno si può permettere. Spero che la partita di venerdì’ ci renda consapevoli che essere più cinici e concreti di fronte alla porta avversaria è il solo step che ci manca per essere un avversario ostico per tutti".
l.m.
30/01/2023 18:20