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E’ stata una settimana davvero particolare per Simone Turrisi, il giovane talento dell’Eur al centro di un progetto che una scuola media di San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo, ha affrontato sul tema del ricordo storico dell’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia avvenuto nell’immediato dopo guerra. Un evento che coinvolse anche i nonni di Simone Turrisi, il quale ha avuto la possibilità di raccontare questi ricordi e la sua esperienza nei primi mesi dell’anno scolastico in corso partecipando a diversi incontri svoltisi presso il plesso bergamasco. Un progetto denominato appunto “Gioco del Ricordo - Simone Turrisi e la sua storia”, che ha ricevuto il riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il Premio Fedeltà consegnato alle scolaresche delle terze classi dell’istituto in provincia di Bergamo nella cerimonia tenutasi nell’Aula di Montecitorio giovedì 8 febbraio, e ripetutasi nella giornata odierna al Palazzo del Quirinale alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
- Allora Simone, intanto raccontaci come hai vissuto questo coinvolgimento e qual è stato il messaggio che la tua esperienza, diciamo storica, ha permesso di lanciare ai tuoi coetanei e alle nuove generazioni?
“Sono stato molto orgoglioso di essere stato coinvolto in questo progetto dall’istituto comprensivo di San Paolo D’argon, che mi ha visto protagonista con la storia della mia famiglia. Le vicende del confine orientale (i nonni di Simone sono di Zara, n.d.c.), sono una storia poco conosciuta ed è stato emozionante raccontarla a ragazzi più piccoli di me”.
- Sei stato citato nella targa celebrativa coniata dal Ministero dell'Istruzione e del Merito per premiare la scuola con la quale hai condiviso questa esperienza. Cosa hai provato nel leggere il tuo nome ma soprattutto le emozioni legate a un evento del nostro presente ma che affonda le basi nella storia e nel racconto di quanto accaduto in Istria e Dalmazia?
“Mi ha commosso leggere il mio nome legato al giorno del ricordo. Da quando sono bambino cerco di raccontare la mia storia anche a scuola, adesso anche grazie al futsal e l’ultima esperienza all’Europeo è stata riconosciuta: la targa è un premio al lavoro dei ragazzi ed alla memoria dolorosa dell’esodo vissuto da tanti italiani in quegli anni”.
Ma con Simone non potevamo fare un cenno anche alla partita di domani, che per l'Eur sarà un vero e proprio esame di maturità ma soprattutto offrirà la grande opportunità per provare a riaprire la corsa alla promozione.
- Come avete preparato la sfida alla Tombesi?
“Arriviamo alla partita con la Tombesi motivati per fare risultato. Il mercato di gennaio ha portato qualità alla rosa e proprio per questo negli allenamenti si vede la differenza, abbiamo tanta voglia di ripagare la società dei tanti sforzi. Non abbiamo dimenticato la partita dell’andata e anche per questo siamo finalizzati a guadagnare il massimo obiettivo”.
- Infine un giudizio sulla tua stagione e sulle tue aspettative di azzurro: hai vestito la maglia della Nazionale Under 19, ti vedi proiettato anche a indossare quella della Nazionale maggiore?
“Terminata l’esperienza dell’Europeo ora il sogno con la ‘esse’ maiuscola è di guadagnarmi anche la convocazione nella Nazionale maggiore. Appena tornato dall’Europeo sono stato fuori diverso tempo per un brutto infortunio, ma sento finalmente di aver ripreso la condizione ottimale e di essere in forma: sono concentrato per raggiungere gli obiettivi personali e di squadra”.
09/02/2024 16:22