Idee chiare all'Avis Isola, il dg Serrao lo dice: "Vogliamo che questo diventi un polo del futsal"

Sul campo una squadra perfetta ma per realizzare una stagione, al momento senza macchia, occorre anche un gruppo di amici in grado di supportare la parte sportiva e organizzativa. Un aspetto di cui abbiamo parlato con Gaspare Serrao, direttore generale dell’Avis Isola capolista del girone A del campionato cadetto.


“La stagione non è ancora finita, fin qui è stata perfetta ma quanta fatica per renderla tale. La nostra è una società a conduzione familiare, composta da persone che fanno altro di mestiere ma che hanno una passione immensa per il futsal. Questo è il nostro valore aggiunto”.


E chi ne trae vantaggio e il gruppo squadra…


“Il fatto di lavorare senza pressione probabilmente è un fatto estremamente positivo e questa tranquillità trasmessa al mister e ai giocatori ha fatto il resto, permettendoci di arrivare alla fine del 2022 potendo tracciare un bilancio complessivamente positivo”.


Nel 2023, insomma, la parola d’ordine sarà confermarsi ai livelli più alti della categoria.


“Adesso forse viene la parte più difficile - riconosce Serrao - appunto quella della conferma. Abbiamo avuto in questo periodo alcuni infortuni ma stanno recuperando e poi… guarderemo partita dopo partita”.


Il futuro dell’Avis Isola è, insomma, scritto. A tinte positive.


“Il nostro obiettivo - ammicca Serrao - è quello di far diventare Isola d’Asti un centro sportivo votato al futsal e per farlo abbiamo una squadra di ‘eccellenza’, composta da Attilio Santarel, Fulvio Paracchino, Paolo Pregno, Riccardo Vurchio, Luigi Passuello, Roberto Formiglio, Gaetano Conti e in più… anche me stesso”. 


Squadra che vince non si cambia. Ma su questo Tabbia ne sa qualcosa in più…