Il Cus Cagliari apre la crisi dell'Ichnos. Il club ricorre per un presunto errore tecnico arbitrale?

Il Cus Cagliari vince per 3-1, porta via dal PalaSantoru tre punti ma, soprattutto, apre la crisi dell’Ichnos Sassari, che dopo lo stop di Ussana contro la lanciatissima San Sebastiano incappa nel secondo stop consecutivo perdendo l’imbattibilità casalingo. La gara con il Cus ha cisto prevalere i cagliaritani, autori di una partita attenta e molto fisica che ha permesso loro di portare a casa l’intera posta. Resta, tuttavia, una sconfitta difficile da digerire per i neroarancio di Sassari, che alla luce di questa nuova sconfitta si staccano pericolosamente dal gruppo delle squadre di testa, dove continua il monopolio della coppia Quartu-Ussana. 


LA CRONACA - Eppure la partita era iniziata nel migliore dei modi per la squadra di De Souza, con il solito Dessanti a sbloccare il risultato che quasi fino alla fine del primo tempo aveva sancito il vantaggio dei neroarancio. Cus che, invece, trova il pareggio con una deviazione di petto di Pantaleo per il parziale di 1-1 che porta le squadre al riposo. 


La ripresa si apre con il Cus che appare subito più determinato alla ricerca del gol del vantaggio, con l’Ichnos che cerca di pungere con le sue ripartenze. Il match, però, si sblocca solo quando gli arbitri iniziano a punire con maggior severità i contatti fra i giocatori, che fino a quel momento erano stati sostanzialmente regolari. Ne viene così fuori una girandola di cartellini gialli e rossi, che portano anzitempo negli spogliatoi Dessanti (per doppia ammonizione) e almeno altri sette giocatori nel referto dei cattivi. 


Nel parapiglia finale la terna arbitrale ammonisce un giocatore del Cus Cagliari già precedentemente sanzionato, ma poi si dimentica del rosso che sarebbe valso l’espulsione per doppia ammonizione, con la partita che si chiude con la doppietta di Racis che vale il 3-1 in favore degli ospiti.


POST-GARA - In queste ore, il presidente Matteo Depperu valuterà la possibilità di presentare ricorso per il presunto errore tecnico che sarebbe stato commesso dai direttori di gara con la mancata espulsione del giocatore cagliaritano per doppio giallo, che avrebbe potuto imprimere una svolta completamente diversa all’incontro e al suo esito conclusivo.