Marco Torcivia ne ha fatta di strada, e anche tanta, nel
calcio a 5. Dai 19 ai 40 anni di emozioni, delusioni, gol, assist e partite
memorabili ne avrebbe da raccontare, lui, orgoglio della città di Palermo, per
uno sport che gli ha anche regalato il bronzo ad Euro 2012 in Croazia, oltre il
primo gol in Azzurro contro l’Argentina qualche mese prima. Lui che ha
indossato le maglie, sebbene per un breve periodo, di Luparense e
Acqua&Sapone e che ormai da anni, al fianco di Marco Cappello, funge da
allenatore in campo portando in alto i colori rosanero che oggi puntano alla A2.
Ma prima di rientrare in campionato c’è la storica qualificazione alle Final
Eight, nelle quali il Palermo rappresenterà il girone H. Alle 11 il fischio d’inizio,
nel secondo quarto di finale della giornata, contro il Cesena di un altro giocatore
esperto come Igor Vignoli. Sfida nella sfida, tutta da gustare dal primo all’ultimo
secondo.
Eterno Torcivia: le emozioni continuano anche a 40 anni con
tanto di fascia al braccio.
“Essere il capitano di questa squadra è per me un orgoglio. Dopo
dieci anni, torno a disputare una competizione importante ed esserci a 40 anni
in una Final Eight è ulteriormente motivo di orgoglio”.
Dal punto di vista tecnico si conoscono le difficoltà di
questo quarto di finale contro una formazione importante come il Cesena, anche
se il Palermo “dei palermitani” può assolutamente dire la sua.
“Sappiamo che contro il Cesena sarà una partita tutt’altro
che semplice. Loro sono molto forti in particolare nell’uno contro uno. È anche
vero che neppure per i nostri avversari sarà facile; noi palermitani non ci
arrenderemo facilmente”.
Quale è il punto di forza della tua squadra e sul quale
puntate a fare leva in queste Final Eight?
“La nostra forza è il gruppo e non siamo venuti a Policoro
per farci una passeggiata…”.
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