Italservice Pesaro, sulla questione impianto il presidente Pizza non ci sta: è polemica col Comune

Pubblichiamo di seguito la lettera scritta dal Presidente dell’Italservice Pesaro Lorenzo Pizza, di concerto con il Consiglio Direttivo della società, in risposta al comunicato divulgato dagli Assessori comunali Mila Della Dora ed Enzo Belloni, in merito alla questione Pala Nino Pizza emersa in questi giorni.

“Ci duole evidenziare la circostanza relativa al fatto che se i due assessori del Comune di Pesaro ancora si sorprendano che la nostra società sia costretta nuovamente a lamentarsi per come viene costantemente trattata dall’amministrazione comunale, questo rappresenta la prova provata che, nonostante le ingenti risorse investite dalla nostra società, il futsal continua ad essere considerato uno “sport minore” e la società Italservice una società da trattare alla stregua di una qualsiasi associazione amatoriale, cui si concedono spazi a titolo di favore.

Al riguardo ci piacerebbe chiedere ai signori Belloni e Della Dora, quali altre società hanno portato la città di Pesaro sul tetto d’Italia per due anni consecutivi (che avrebbero potuto essere tre senza la pandemia), ovvero in giro per le maggiori piazze d’Europa a giocarsi la Champions League.

Ricordiamo a noi stessi che, in occasione delle recenti Final Four scudetto, grazie alla nostra società, la città di Pesaro ha avuto la possibilità di andare in diretta sulle maggiori reti televisive nazionali e mostrare una stupenda immagine di sé.

Sarebbe bastato concederci l’utilizzabilità della Vitri Frigo Arena, anziché accampare scuse risibili, come quella relativa all’allestimento del Rof (basti pensare che le finali scudetto si sono giocate più o meno in contemporanea con i play off di basket, quindi dovremmo credere che se la Vuelle fosse riuscita a qualificarsi e andare avanti nei play off, sarebbe stata anch’essa costretta ad emigrare?!). Invece – probabilmente – qualcuno ha stimato il palazzetto di Pesaro sovradimensionato per il nostro sport, considerato invece “minore”, dimostrando di avere una conoscenza dello sport italiano davvero carente e sopratutto poca cultura sportiva.

Così, pur consapevoli dei problemi che aveva e che ha come il Pala Nino Pizza, ci hanno lasciato allo sbaraglio, a giocare una finale scudetto senza nemmeno dotare l’impianto di un generatore di corrente, né personale formato e pronto ad intervenire in caso di emergenza.

Risultato: non solo la città di Pesaro ha fatto una pessima figura in diretta nazionale, ma l’Italservice Pesaro è stata addirittura costretta a convincere la federazione a giocare la partita dopo la mezzanotte, per non perdere gara uno 6-0 a tavolino, e conseguentemente lo scudetto, vanificando così tutti gli investimenti eseguiti.

Ebbene oggi, non contenti, pur avendo a disposizione tutta l’estate, hanno deciso per l’ennesima volta di eseguire i lavori di adeguamento dell’impianto, programmandoli proprio ad inizio stagione, come se l’Italservice debba prepararsi ad affrontare un campionato regionale e non la Champions League ovvero le maggiori competizioni nazionali.

Sorprendente non è pertanto il nostro sfogo, sorprendente è il fatto che l’amministrazione continui costantemente a bistrattare una società come la nostra che sta investendo tantissime risorse anche per tenere alto il nome della nostra città in Italia e in Europa, oltre ad investire per i tantissimi giovani – oltre 250 – e rispettive famiglie che hanno scelto e si stanno avvicinando a questa realtà.

Ma se non sono contenti, e se dobbiamo essere considerati più un fastidio che una risorsa, ce lo dicano apertamente, poiché città limitrofe farebbero ponti d’oro per poterci ospitare”.

Con il rispetto e la stima di sempre,

Lorenzo Pizza



Italservice Pesaro Calcio a 5