
A poco più di una settimana dalla eliminazione (a testa altissima) dai playoff per la Serie A operata per mano del Canosa, in casa Itria torna a parlare Bruno Da Silva, player-manager della compagine brindisina. Con il talentuoso ed esperto italo-brasiliano, infatti, siamo andati a ripercorrere il doppio confronto negli ottavi di finale con Ique e compagni, tracciando un bilancio delle gestione e cercando di scrutare il futuro.
- Bruno, nonostante non abbiate passato il turno con il Canosa, potete comunque dirvi ampiamente soddisfatti della stagione. . .
"Certamente, siamo molto soddisfatti della stagione appena conclusa. Ai nastri di partenza l’obiettivo era la salvezza, soprattutto considerando che eravamo una neopromossa. Poi pian piano, partita dopo partita, abbiamo maturato una consapevolezza che ci ha permesso prima di qualificarci alla coppa e poi di chiudere terzi in classifica. Un risultato inaspettato per tutti gli addetti ai lavori, anche considerando che abbiamo affrontato squadre molto competitive ed esperte".
- Tornando al doppio confronto con il Canosa, dove il risultato complessivo vi è stato sfavorevole per un solo gol, cosa pensi sia mancato per riuscire a passare il turno?
"Sapevano che sarebbe stato un confronto difficile. Sono state due partite dure, dove entrambe le squadre non si sono risparmiate. Se all’andata è stata una partita equilibrata, dove potevamo vincere noi come potevano vincere loro, nel match di ritorno l'ago della bilancia pendeva più dalla nostra parte, ma non siamo riusciti a concludere e quindi a passare il turno. Nonostante ciò, sono orgoglioso dei miei ragazzi per aver giocato due partite ad altissimo livello contro una signora squadra".
- La prossima stagione sarà quindi in Élite: credi che nel complesso il vostro roster sia abbastanza pronto per la nuova categoria?
"Per quanto riguarda la prossima stagione, ancora non so cosa ci e mi riserverà. Devo ancora incontrare la società per discutere del mio futuro e lo stesso vale per tutta la rosa. Dopo aver fatto le giuste valutazioni, vedremo cosa avrà in serbo per noi il futuro. Insomma, è tutta un'incognita da scoprire".
l.m.