La BRC rinuncia al prossimo campionato di Serie B femminile: ‘’È arrivato il momento di fermarsi’’

La BRC comunica ufficialmente la rinuncia al prossimo campionato di Serie B femminile. Tramite un post sulla propria pagina Facebook, la società romana ha reso nota la decisione di fare un passo indietro.


IL POST - Non è facile scrivere questo post, così come non è stato facile prendere questa decisione che, di fatto, mette fine a 27 anni di storia. La nostra storia. La storia del calcio a 5 regionale laziale per 21 anni e poi 6 Campionati Nazionali, riuscendo a mantenere la categoria, riuscendo ad uscire indenni persino dal Covid. Ma anche i romanzi più belli arrivano all’ultima pagina. 


È stato un viaggio lungo, entusiasmante, coinvolgente, spesso faticoso ma che alla fine ci ha lasciato sempre più ricchi dentro e ci ha arricchito con nuovi rapporti di amicizia che sono rimasti al di là del campo. Abbiamo conosciuto tante persone, abbiamo visto crescere ragazze, le abbiamo viste sposarsi e diventare mamme e noi, di conseguenza, zie…e poi anche un po' nonne. Siamo state spettatrici di ricambi generazionali, che alla fine hanno aiutato anche noi a cercare di essere sempre “al passo”, per non rimanere indietro. Abbiamo messo passione, amore, lealtà, rispetto, comprensione. Non so se ne abbiamo ricevuto in egual misura, ma va bene ugualmente perché in amore c’è sempre chi ama di più e noi abbiamo amato questa squadra, questa maglia e questi colori in modo assoluto, viscerale. E siamo arrivati fino ad oggi sempre e solo per amore.


Se guardiamo indietro tanti nomi, tanti volti: qualcuno ci ha accompagnato per viaggi brevi, qualcuno è andato e tornato, qualcuno ha indossato a pelle la nostra maglia fino a quando poi ha smesso, qualcun altro non avrebbe voluto toglierla nemmeno ora, ma non ci sono più i presupposti per continuare, sotto tanti punti di vista. Ed è la cosa che più ci amareggia. Le sirene, nel nostro mondo, sono tante ed allestire una rosa diventa ogni anno più difficile. Non abbiamo la forza economica per competere con le società concorrenti, per “andare al rialzo”. Non facciamo promesse che poi non possiamo mantenere e non prendiamo impegni che poi non possiamo rispettare.

Un Campionato Nazionale già comporta di per sé spese non indifferenti. E non l’iscrizione, che da anni si mantiene sullo stesso importo, ma dopo il Covid e soprattutto dopo la guerra in Ucraina, i costi delle trasferte sono più che raddoppiati soprattutto a causa dei trasporti, aumentati in maniera esorbitante ed anche non giustificata. A questo aggiungiamoci la mancanza di impianti sportivi a Roma che costringe le Società a “litigarsi” gli spazi nei pochissimi palazzetti disponibili per l’attività, a prezzi che già erano alti e che si sono alzati ancora di più con l’aumento dell’energia elettrica e del gas. Quando una Società deve spendere già 30.000,00 euro di base, solo per partecipare al Campionato, come si può pensare che ci siano risorse economiche per altro? 


Ecco quindi la scelta di fare un passo indietro. Le persone devono fare quello che è nelle proprie possibilità e capire quando è il momento di fermarsi. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno accompagnato in questo viaggio: giocatrici, dirigenti e tifosi.