“Cercasi santuario di sicuro effetto per benedizione urgente”. Sembrerebbe l’irriverente titolo di una commedia all’italiana, uno di quei film-cult che hanno segnato la storia del cinema di casa nostra negli Anni Settanta e Ottanta. Invece, ironia della sorte, è la fotografia della situazione in casa della Leonardo, dove non passa giornata che viene fuori un problema. Tanto che Tony Petruso non sa se piangere o ridere. Il misterdeve fare obbligatoriamente spallucce.
“Tidu, Acco, Pibiri… sono i lungodegenti. Adesso Ennas, Costa… e poi ci sono i problemi improvvisi che per esempio sabato scorso non hanno permesso a Erbì di venire a Lecco. E ci vogliamo mettere gli squalificati, che adesso iniziano a scontare le ammonizioni? E’ vero, le squalifiche fanno parte del gioco, anche certi infortuni. Ma a noi si sono presentati tutti insieme! Già la rosa non era lunghissima, adesso le rotazioni si sono ridotte veramente all’osso e chi gioca in alcune circostanze lo fa con le complicazione anche di stati di salute precari, come nel caso della nostra trasferta di Milano dove ho messo in campo quattro giocatori reduci da uno stato febbrile. A questo punto viene quasi da dire… per fortuna che all’andata abbiamo messo in cassaforte tanti punti importanti”.
Ma la classifica ancora tiene la Leonardo in corsa per uno dei posti validi per la post-season, nonostante il cammino dei cagliaritani abbia subito una flessione. Domani la sfida con la Elledì vale doppio e almeno ci sono i rientri di Erbì e Dos Santos a rincuorare Petruso, che ha chiuso esprimendo il suo punto di vista sul sorteggio delle semifinali della prossima Final Four, in cui la Leonardo affronterà i padroni di casa dello Sporting Sala Consilina.
“Una partita importante contro una squadra importante. Era quello che mi aspettavo per avere delle risposte sul mio gruppo. Certo, spero di poter riavere qualcuno per giocarmela meno condizionato”.
Ma al Sala si comincerà a pensare da domenica. Domani, contro una Elledi che difficilmente riuscirà a rientrare in corsa per i playoff, c’è necessità di riprendere un percorso che da quattro settimane non porta punti. Insomma, è più che mai il momento di scendere nell’arena con il coltello ben serrato tra i denti.