Leonardo, ti presento il Lecco. Tidu carica: "Non ci sarà Guti, ma andremo in campo senza timore"

Da un big-match all’altro. Il calendario non permette alla Leonardo di tirare il fiato, con la squadra di Tony Petruso che si appresta ad affrontare il Lecco, staccato di una lunghezza in classifica, dopo aver ingoiato l’amaro boccone della prima sconfitta stagionale, incassata a Campo Ligure per mano della Sampdoria.


Attenzione comunque obbligatoriamente rivolta al momento alla sfida con i lecchesi, anche loro reduci da uno stop per giunta casalingo, per mano della capolista Olimpia Verona. Che dal canto suo, ospitando la Fenice nel più classico dei testa-coda, può assolutamente approfittarne per incrementare il proprio margine sulla prima inseguitrice.


“Con il Lecco dobbiamo giocare la nostra partita, come sempre, senza timori reverenziali - carica opportunamente il capitano Marco Tidu. - Giochiamo in casa per cui la spinta sarà ancora maggiore. Con il Lecco l’anno scorso sono state due partite belle toste e sarà lo stesso domani: anche senza Guti siamo pronti a dire la nostra”.


Per il centrale brasiliano, purtroppo, la trasferta in Liguria di sette giorni fa si è conclusa nella maniera peggiore, con un incredibile e beffardo doppio giallo preso a un decimo di secondo dalla sirena finale! Una giornata di squalifica la decisione del giudice sportivo: una brutta tegola per mister Petruso, tra l’altro anche lui costretto ad accomodarsi sugli spalti del PalaConi per lo stesso motivo. Insomma, la Liguria non ha affatto portato bene la scorsa settimana alla Leonardo, visto che il ko di Campo Ligure ha permesso all’Olimpia di portarsi a +4 sui cagliaritani.


“A Genova tuttavia abbiamo disputato un’ottima gara - ribatte Tidu. - L’avversario era uno dei più forti del campionato, ma siamo rimasti in partita esattamente come volevamo, fino all’ultimo secondo. Anzi, alla fine c’è più rammarico per l’espulsione di Guti che per il risultato, ma fa parte del gioco, abbiamo dato tutto dentro il campo che davvero non possiamo recriminare per nulla”.










Foto: Melania Cenedese