Leonardo, un'avventura (4 voli!) per la sfida alla Cormar. Costa: "Il reset serviva. Adesso l'Elite"

La Leonardo è gia partita per l’avventura, perchè tale sarà il viaggio da e per Reggio Calabria, dove domani pomeriggio i cagliaritani scenderanno in campo per la gara d’andata del primo turno dei playoff per la Serie A2 Elite contro la Cormar.


La comitiva guidata dal presidente Manca è partita stamattina da Elmas, col primo aereo, alla volta di Fiumicino, da dove alle 13,30 proseguirà per il capoluogo della Calabria. Domenica mattina il viaggio inverso: altri due voli per far rientro a Cagliari dopo quasi tre giorni! Semplicemente allucinante! E a coloro che si lamentano della spesa che, una o due volte all’anno (messaggio che non è rivolto a quelle squadre del girone A di Serie B che nell’isola hanno volato in questa stagione ben 5 volte), devono sostenere per andare a giocare in Sardegna, ricordiamo che la trasferta di Reggio Calabria affrontata in questo weekend dalla Leo (con tanto di quattro voli da effettuare!) è la numero 17 di questa stagione nella Penisola.


Ma torniamo ai fatti del campo e con Alessandro Costa parliamo di questa partita decisamente complessa, da giocare su un campo totalmente diverso e per centi versi sconosciuto rispetto a quelli in cui la Leo aveva giocato nelle ultime stagioni, oltre che in un ambiente certamente caldo, ha richiesto una preparazione un po' più… particolare del solito. Come vi preparate ad affrontare la Cormar?


“Abbiamo innanzitutto approfittato della settimana di sosta, cercando di fare un reset generale dopo il difficile finale di stagione. Sappiamo che la Cormar é una squadra forte che mixa giocatori d’esperienza a giovani interessanti. È un campo che non conosciamo e ci aspettiamo un clima caldo. Con lo staff tecnico abbiamo preparato bene la partita e andremo a giocarcela alla nostra maniera, consapevoli di essere un grande gruppo che ha già dimostrato di valere tanto durante la stagione”


- La settimana di sosta vi ha consentito anche di poter sbollire la delusione per l'inattesa esclusione dai playoff per la Serie A e di concentrarvi sui vostri prossimi avversari. Avete studiato la Cormar: che tipo di squadra vi apprestate a trovarvi di fronte e soprattutto volate a Reggio nella consapevolezza che il traguardo dell'A2 d'Elite andrà costruito soprattutto in questa gara?


“Ci tengo a precisare che la delusione per non aver centrato i playoff è una delusione solo ed esclusivamente perché eravamo veramente ad un passo dall’ottenere il pass diretto per l’A2 Elite che è diventata il nostro obiettivo nel corso della stagione. Abbiamo ‘studiato’ la Cormar, come sempre facciamo con i nostri avversari durante la settimana che ci porta alla gara, grazie al lavoro svolto dallo staff tecnico che ci prepara sempre al meglio. Sappiamo della loro forza ma onestamente abbiamo cercato di concentrarci più su noi stessi e sul farci trovare pronti. Il traguardo si giocherà su 80 minuti, non è una gara secca e per questo motivo va affrontata come tale, con attenzione e con la massima cura dei dettagli”.


- Infine un giudizio sulla tua stagione, la prima alla Leo dopo l’esperienza di Elmas. Sei soddisfatto del minutaggio che sei riuscito a guadagnare e del ruolo che hai progressivamente rivestito nelle soluzioni di mister Petruso?


“Sono una persona molto autocritica e mai pienamente soddisfatta quindi inizio col dire che sicuramente volevo dare un contributo maggiore alla squadra. L’infortunio in preparazione mi ha tenuto fuori per quasi due mesi e sicuramente mi ha condizionato. Venendo da un campionato di C1 avrei avuto bisogno di continuità di allenamenti ma gli infortuni fanno parte del gioco. Niente scuse però, mi aspettavo di più dalla mia stagione. Il minutaggio non è il fattore che prendo maggiormente in considerazione, piuttosto il farsi trovare sempre pronti ed aiutare la squadra a raggiungere i risultati”.


LA FORMAZIONE - Leo in Calabria senza lo squalificato Siddi e il solito Ennas. In dubbio Acco, al rientro dalla squalifica, ma che Petruso finirà certamente per rischiare in cabina di regia.








Foto: Melania Cenedese