Per continuare la rincorsa alle prime posizioni in classifica, il match contro la Dibiesse diventa un crocevia importante. Tre punti permetterebbero al Marco Polo di rimanere agganciato alla capolista Verona che guida il girone unico di C1 veneta con 34 punti, a +4 sui Leoni veneziani.
I quali hanno nove lunghezze di vantaggio sulla Dibiesse e l'occasione è quella da non perdere, giocando questa sera tra le mura amiche del palazzetto dello sport di Marcon. Perché in questo momento non si deve fallire nessuna opportunità, e possono tornare utili tutti i giocatori a disposizione, anche quelli recuperati. Come Nicolò Bari, il centrale classe 1998 che sarebbe dovuto essere uno dei punti fermi del Marco Polo, ma che è rientrato da pochi giornate dopo un lungo stop.
"Sì, sono rientrato da poco. L'infortunio è stata una brutta tegola perché non me l'aspettavo nemmeno, e così grave poi...ora sto bene. Ho qualche acciacco ancora, però sempre meglio. Non vedevo l'ora di tornare in campo a dare una mano ai ragazzi".
Il rientro di Bari, ex Fenice e Annia Serenissima, arriva proprio per la seconda parte di stagione e ha coinciso con l'esperienza della Coppa, la prima per il Marco Polo.
"Contro la Dibiesse sarà una partita tosta. Adesso abbiamo 14 "finali" da fare. Due le abbiamo vinte, ne restano 12 e le giocheremo tutte con lo spirito che abbiamo dimostrato in Coppa Italia, malgrado la sconfitta in semifinale. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e faremo di tutto per far un signor girone di ritorno".
a.t.