Monti elegge la Leonardo: ''Era l'inizio che volevamo''. Domani il test con l'Alghero di papà Rino

Giornata di riposo dovuto per la Leonardo, che la sua apparizione tra le gare del secondo turno dell’A2 Elite l’ha fatta sette giorni fa andando a vincere in maniera eclatante a Campo Ligure. Con Filippo Monti, giovane talento cagliaritano classe 2005, uno dei giovani emergenti del futsal italiano (ha fatto parte della Nazionale Under 19 nella recente Futsal Week di Porec che ha preceduto gli Europei di categoria) partiamo proprio dai risultati ottenuti fini qui dalla prima squadra.


- Filippo, due partite due vittorie. In Liguria anche una prestazione di forte personalità che possiamo dire rafforza il significato di quel 4-1 alla CDM?


“È stata la partenza che noi volevamo, sapevamo che avremmo incontrato due squadre forti ma abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare contro tutti.

Personalmente sono molto contento di aver trovato il mio primo gol in Elite e aver aiutato la squadra nel portare a casa il risultato”.


- In settimana c'è stata la larga vittoria in Coppa della Divisione, sei andato anche te a segno contro la Jasnagora. Nella semifinale di girone, martedì prossimo, andate a Sestu: che partita ti aspetti e soprattutto, alla luce del valore della rosa, ti senti di dire che la Leo potrebbe anche fare un pensierino alla vittoria finale o quanto meno andare molto lontano?


“Contro il Sestu mi aspetto una partita equilibrata, loro sono un'ottima squadra con tante rotazioni, ma anche noi pensiamo di essere competitivi: la differenza verrà fatta dai dettagli. Anche la Coppa della Divisione per noi è un obiettivo importante e cercheremo di arrivare il più lontano possibile”.


- E veniamo a sabato, piatto forte l’amichevole con l'Alghero per saggiare la condizione e tenere alto il ritmo partita visto che la seconda giornata, come detto, l'avete anticipata. Ma al di là del test, cosa proverai quando entrando in campo sulla panchina dell'Alghero vedrai tuo padre... da avversario?


“Per la prima volta mi troverò da avversario la squadra allenata da mio padre, non nascondo che sarà una sensazione particolare. A casa ci stiamo scherzando sopra, anzi mi ha già minacciato di non esultare se segno, perché altrimenti non mi fa rientrare a dormire. Però se segno farò una cosa: fingerò di essermi sbagliato panchina e correrò ad abbracciarlo”.


I figli sono sempre “pezzi ‘e core”…








Foto: Melania Cenedese