Roma 1927, si interrompe il momento positivo: a Leinì giallorossi ko 5-2 nel big-match contro la L84

Non riesce alla Roma 1927 di trovare l’agognata continuità. A Leinì, dopo due vittorie consecutive, la squadra di D’Orto cade al cospetto di una L84 che affamata di punti s’impone 5-2, costruendo il proprio successo sin dalle primissime battute del match. Si decide tutto nel primo tempo, ad appannaggio dei piemontesi; nel secondo, convincente e lucido il gioco dei giallorossi, che tuttavia non riescono più a concretizzare e rientrare in gara, e anzi falliscono anche un tiro libero e un calcio di rigore.

LA CRONACA - Roma 1927 al via con Ducci, Avellino, Dimas, Ercolessi, Marcelinho. La partenza è shock per gli ospiti: bastano 32 secondi a Rocha per siglare l’1-0 dei padroni di casa, un colpo che la compagine di D’Orto farà fatica ad assorbire durante questa primissima fase del match. Un minuto più tardi, ancora il bomber della L84 va vicino al raddoppio, ma Ducci (in forma strepitosa) dice no. L’estremo difensore giallorosso si prodiga in un autentico miracolo su Fortini, ma subito dopo, a 3’46’’, nulla può sulla conclusione di Rescia su assist di Cuzzolino. E’ 2-0 per la L84. Colpita nell’orgoglio ecco che allora, un minuto più tardi, la Roma 1927 prova a scuotersi: ghiotta occasione per Ercolessi che non riesce però a trovare lo specchio della porta. Ancora lampi giallorossi, prima con Isgrò, poi con Marcelinho. Si rifanno rivedere anche i piemontesi: un super Ducci salva tutto su Coco. 

Il gol cercato con insistenza dalla Roma 1927 arriva a 7’22’’: lancio lungo di Seferi, Fortino forse ci mette lo zampino, forse no, quel che conta è che la squadra di D’Orto torna - momentaneamente - in gara. Segue una fase povera di emozioni, poi, a 12’03’’, la L84 allunga nuovamente le distanze: punizione di cui si incarica Cuzzolino, il suo sinistro è preciso e letale. Galvanizzata dalla rete, la L84 cala anche il poker con l’azione in transizione concretizzata da Siqueira a 14’39’’. Non c’è tempo però per i piemontesi di festeggiare: 15’04’’, straordinario il sigillo di Marcelinho, che quasi dalla linea di fondo trova l’incrocio dei pali e riporta in partita i suoi. Dopo la bella giocata sull’asse Fortino-Marcelinho, e una L84 particolarmente pericolosa negli ultimi secondi, si chiude il primo tempo.

La ripresa si avvia su ritmi lenti, con la linea piemontese ad abbassarsi per contenere le offensive giallorosse. Primo squillo con Dimas che cerca Marcelinho, difende con ordine la L84. Ancora Avellino ci prova per la squadra di D’Orto; poi Ducci respinge sul tiro dalla distanza di Braga. Intorno all’8’, Marcelinho tenta la conclusione davanti alla porta: troppo facile però per Tondi. Ancora il numero 19, un paio di minuti più tardi, va invano alla ricerca dell’incrocio dei pali.

Roma 1927 viva e accesa, L84 che tuttavia continua a sventare con puntualità ogni attacco. A 7’11’’ dalla fine, occasione d’oro per la squadra di D’Orto: sesto fallo commesso dai piemontesi e tiro libero. Marcelinho contro Tondi, ad aggiudicarsi il duello è tuttavia l’estremo difensore dei padroni di casa. Quando mancano poco meno di cinque minuti al termine, D’Orto opta per Fortino portiere di movimento. Nel finale, altra preziosissima chance per la Roma 1927 di tentare una disperata rimonta, ma il calcio di rigore battuto da Dimas trova ancora la risposta di Tondi. Gol mangiato, gol subìto ed è la L84 a colpire subito dopo con Fortini, che realizza il 5-2 chiudendo di fatto il sipario sulla partita.

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Foto: Bobone Photography