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17/02/2022 12:58

Una riforma che non piace e deve essere riscritta: i dieci punti sui quali chiediamo risposte certe

E’ una riforma che continua a far discutere, ma che offre continui spunti di riflessione che si trasformano in domande alle quali c’è solo una persona chiamata a rispondere: il presidente Luca Bergamini. Abbiamo attentamente analizzato gli aspetti salienti della riforma che, secondo il nostro punto di vista (e non solo), è potenzialmente in grado di tarpare in maniera concreta lo sviluppo del futsal italiano. La giustificazione dei numeri, il flop della Nazionale… valutazioni superficiali, secondo il nostro punto di vista, per spiegare i contenuti di un atto che metterà in ginocchio subito il nostro sport senza offrire oggi quei risultati che, forse, potremo iniziare a vedere tra non meno di un lustro. Sempre se poi si vedranno...


Avremmo piacere, presidente Bergamini, che ci possa rispondere in maniera completa e convincente su questo decalogo di osservazioni, per permetterci di comprendere concretamente quanto positivi potranno essere gli effetti di questa riforma sul nostro futsal.


1) Presidente Bergamini, ha tenuto conto che questa riforma avrebbe obbligato tutte le società di Serie A e una consistente fetta di club di Serie A2, oltre a qualcuno di B, non solo a riprogrammare i propri progetti agonistici come prime squadre (e non certo a livello giovanile), trovandosi tutte nella situazione di dover procedere a tagli consistenti di forze tecniche, con l’inevitabile e chirurgico calo del livello di competitività delle rose nel contesto dei rispettivi campionati?


2) Presidente Bergamini, ha tenuto conto che il processo di riforma innescato da lei e dal Consiglio Direttivo che presiede, comporterà, in funzione di quanto esposto al precedente punto, una rilevante problematica di carattere sociale, perchè la cessazione di rapporti, usiamo questo termini, di carattere lavorativo di una sostanziosa parte di calciatori “non formati”, che avvierà verso un cambio di prospettive sia “occupazionali” che residenziali, si tradurrà - nella maggior parte dei casi - nell’abbandono di stili di vita familiari, porterà alla fine i rapporti di carattere sociale e scolastico creatisi nei territori nel corso del tempo, con aspetti anche traumatici che potrebbero ripercuotersi sulle fasce giovanili delle famiglie interessate in merito ad un cambio di stile di vita e di relazioni affettive?


3) Presidente Bergamini, ha tenuto conto che la riforma si rivelerà un autentico colpo di spugna anche sui meriti sportivi che tanti giocatori “non formati”, che da molti anni risiedono stabilmente in Italie a ne hanno acquisto nazionalità e diritti civili assieme alle loro famiglie, riconosciute dallo Stato Italiano, hanno comunque maturato per aver contribuito, vestendo le maglie delle nostre Nazionali, a portare l’Italia ai vertici della disciplina in ambito internazionale, partecipando in prima linea alla conquista di titoli europei e piazzamenti di assoluto lustro a livello mondiale? Non ha mai valutato, ispirandosi al comportamento premiale manifestato pedissequamente dal nostro Capo di Stato, la possibilità di considerare le capacità di questi atleti avanzando opportunamente per loro la richiesta per il riconoscimento del requisito di “formato Italiano per meriti sportivi”?


4) Presidente Bergamini, restando sul tema del “formato italiano” non ha ritenuto considerare il fatto che nei nostri campionati nazionali militano numerosi atleti impiegati con lo status di “non formato”, che, alla stregua dei soggetti suggeriti prima, risiedono nel nostro Paese da un indefinito numero di anni, hanno giocato consecutivamente nei nostri campionati acquisendo realmente sul campo la formazione tale per poter essere “promossi” allo status di “formati” e prendere parte liberamente e senza vincoli alle competizioni a carattere nazionale?


5) Presidente Bergamini, ha tenuto in considerazione che la riforma per come è stata scritta, a decorrere dalla stagione 2023/2024 assimilerà i campionati di Serie A2 e Serie B alla voce dell’impiego dei giocatori, rendendoli praticamente similari tanto nella forma quanto nella sostanza tecnico-organizzativa e differenziandoli solo per una questione di titolo sportivo?


6) Presidente Bergamini, nella sua analisi antecedente al varo della riforma, ha tenuto conto della sostanziale differenza regolamentare che esiste tra i campionati nazionali, organizzati dalla Divisione Calcio a 5, e quelli regionali, organizzati ciascuno dai rispettivi Comitati Regionali, con disposizioni di partecipazione dettate da una normativa che non solo trova applicazione soltanto nelle categorie minori, ma che varia di Comitato in Comitato e che ha sempre rappresentato uno dei punti salienti che evidenziano la scollatura tra le attività regionale e nazionale? Si è domandato se quelle società di Serie C1 che vinceranno i rispettivi campionati mettendo in campo rose in cui figurano già tuttora più giocatori “non formati” saranno poi in grado, già dalla prossima stagione, di rispettare le regole imposte dalla sua riforma, che si tradurranno in una riduzione di giocatori “non formati” e, di conseguenza, in un eloquente indebolimento dei collettivi di gioco?


7) Presidente Bergamini, ha tenuto conto che uno degli effetti più impattanti della riforma comporterà un sistematico incremento dei costi per la gestione dei gruppi squadra? Questo perchè la rinuncia ai giocatori “non formati” imporrà a tutte le società interessate dal ridimensionamento di natura tecnica, di andare a cercare giocatori “formati” nelle categorie inferiori, finanche regionali. Sugli Under 25, quei tesserati non ancora cioè in regime di svincolo “per limiti di età”, le società di appartenenza finiranno indistintamente per applicare un costo per il trasferimento, tanto a titolo definitivo quanto a titolo temporaneo, magari con causale a titolo di formazione, che sarà più importante quanto più di valore verrà considerato il “formato” oggetto della trattativa. Ma essendoci oggettivamente pochi giocatori “formati” in grado di poter sostenere il livello di competitività della Serie A e, in un prossimo futuro, della Serie A2 d’Elite, si assisterà inevitabilmente ad aste sugli ingaggi anche di tesserati con la carta d’identità non certo più verde, ma nel più dei casi ritenuti più affidabili rispetto ai giovani in fase di formazione nei vivai; oppure a quei giocatori rimessi in circolazione dal sistema calcistico, ma evidentemente impreparati per praticare il futsal.


8) Presidente Bergamini, nell’estendere la sua riforma ha preso in considerazione tutte quelle società che attualmente prendono parte ai campionati nazionali in rappresentanza di piccole comunità territoriali, oppure risiedenti in comuni logisticamente e morfologicamente disagiati, ovvero società operanti in ambiti sociali in cui si avverte un problema di carattere demografico che impedisce la realizzazione di progetti di carattere giovanile, ma la cui attività sportiva fornisce palesemente un punto di riferimento aggregativo tanto per le nuove che le precedenti generazioni, le quali, proprio in queste piccole realtà, come la nostra disciplina insegna, trovano nello sport l’elemento ideale per una giusta convivenza e partecipazione civile? Senza dimenticare che la storia del calcio a 5 risalta ed esalta le gesta di quei club che rappresentano le piccole comunità provinciali piuttosto che i grandi centri urbani dove questa “passione” non è mai stata avvertita.


9) Presidente Bergamini, nella sua disamina del problema ha tenuto conto che la realizzazione di un progetto di portata epocale come questa riforma, prima di arrivare al risultato sperato, deve passare attraverso una gradualità di interventi che possano accompagnare la nuova programmazione permettendo al contempo l’attuazione di tutte quelle iniziative collaterali necessarie affinché il cambio generazionale previsto dalla sua riforma possa prendere realmente piede? Ci riferiamo in particolare alla necessità di formare i giovani che rappresenteranno il futuro di questa disciplina attraverso l’attività qualificativa di allenatori e personale tecnico abilitato all’insegnamento del futsal nelle scuole calcio e in quelle categorie che, ribadiamo, sono completamente diverse sul piano del gioco ma assolutamente complementari su quello squisitamente tecnico e propedeutico. Ma questo non andando a lavorare in funzione di quelle che sono le necessità del calcio, come sono stati indirizzati tutti i progetti sin qui messi in piedi, bensì a favorire lo sviluppo del futsal tra i giovani offrendo loro un’opportunità di scelta per il successivo percorso di carattere agonistico. E questo senza citare il discorso-strutture sul quale occorrerebbe spendere un servizio apposito per tanto complessa è la natura dell’argomento.


10) Presidente Bergamini, tornando al discorso dell’abbattimento qualitativo della nostra Serie A, per quale motivo, sin dal momento del suo insediamento ha puntato dichiaratamente sul progetto Sky e sulla necessità di far vedere il futsal in tv, come risorsa imprescindibile per aumentare il potere di vendita della nostra disciplina nei confronti di nuovi partners commerciali, mentre adesso, nel momento in cui sembrerebbe (ma preferiamo usare il condizionale) che il gradimento delle società e degli sportivi confermi la bontà dell’iniziativa, lei attua una riforma il cui effetto sarà esattamente l’opposto? Ossia un crollo logico e importante del livello competitivo delle squadre chiamate ad offrire settimanalmente un prodotto il quale diventerà di modesta qualità e non produrrà quello spettacolo che broadcaster di questa importanza si attendono di offrire attraverso la produzione di eventi di futsal, in una “struttura” tra l’altro finanziata grazie proprio alla condivisione dalle società di Serie A (meno una)?


Presidente Bergamini, per l’attuazione di un progetto serio e non il frutto di una riflessione emotiva legata ai risultati della nostra Nazionale agli Europei olandesi e da numeri che dicono con chiarezza che questa disciplina non può assolutamente prescindere -, per questioni di qualità e concorrenzialità tecnica - da giocatori “non formati”, serve soprattutto quel dialogo costruttivo che è stato uno dei suoi punti più ricorrenti nel corso dell’ultima campagna elettorale. Questa riforma sappiamo bene che non è passata attraverso la valutazione delle società che compongono la Divisione Calcio a 5, quelle stesse società che l’hanno eletta affinché lei potesse rappresentarle e non certo per vedere, a distanza di poco più di anno, tante importanti progettualità correre il rischio di spegnersi al cospetto di una riforma che possiamo anche ritenere giusta per il fine e gli obiettivi da perseguire, ma assolutamente insensata per i contenuti e incondivisibile per i modi e i tempi di proposizione e attuazione.


Speriamo realmente, per il bene di questa disciplina e la sua credibilità in ambito internazionale, in cui le nostre selezioni possono vantare titoli di indiscusso spessore e inimitabile lustro, che ci si accorga degli errori che questa riforma contiene e delle situazioni di grande imbarazzo e di incontrovertibili difficoltà che comporterà riguardo la sua applicazione. Gradiremmo che lei si confronti in maniera concreta e continua con le società, ossia coloro che le hanno permesso di onorarsi del suo pregiatissimo ruolo, e di aprire con loro un dialogo costruttivo che vada nella direzione di lavorare per un futsal che sia la sintesi di tutte le necessità oggi avvertite, sia a livello tecnico e organizzativo che istituzionale e programmatico.


Si ricordi altrettanto che le regole possono consentire alle società, qualora volessero valutare il suo operato, di poter procedere nelle sedi istituzionali previste dalla normativa statutaria e federale, è chi scrive è dell’idea che solo un confronto serio, continuativo e rispettoso dei ruoli può costituire la base per una crescita del futsal che interessi nella sua complessività tutti i comparti della disciplina, sia per chi questo sport lo dirige sia per chi questo gioco lo pratica e lo fa praticare, facendo quotidianamente sacrifici e investendo con convinzione, anche risorse personali, per la sua definitiva valorizzazione.


cas.