Vicinalis, il primo brindisi arriva nella trasferta più complessa: perentorio 4-1 in casa dell'Udine

Finalmente è arrivata la prima vittoria. Dopo una lunga attesa il Miti Vicinalis è riuscito a portare a casa il primo successo stagionale (l'ultima vittoria in Serie B risale addirittura al 21 aprile dello scorso anno, 2-4 contro l'Olympia Rovereto  fuori casa).


I tre punti sono stati strappati alla seconda della classe, l'Udine City, proprio in terra friulana. Una prestazione convincente quella dei vazzolesi che hanno sicuramente dimostrato più cinismo dei bianconeri, intrappolati dalla sfortuna e dall'imprecisione davanti alla porta avversaria. 


LA CRONACA - La gara si apre in una situazione di sostanziale equilibrio, anche se sono i padroni di casa a creare e sciupare le prime concrete occasioni da gol. La partita si sblocca però al 6' quando Otero, imbeccato da una precisa diagonale dalla sinistra di Lahaye, beffa sotto porta Tomasino con uno splendido "taconazo". 


L'Udine City, pur privo dell'insidioso Kamencic e del giovane Ianesi che avevano segnato entrambi nell'incrocio del girone d'andata, grazie all'imprevedibilità di Chtioui e l'esperienza di Goranovic, bussa più volte alla porta sorvegliata da Mabchor, gettando spesso alle ortiche delle opportunità clamorose. Anche dalla panchina i giocatori si fanno sentire: tra 14' e 18' vengono ammoniti per proteste il bianconero Agrizzi e il biancorosso Vendrame.


Il secondo tempo si dimostra invece ancor più vivace del primo. Dopo alcune occasioni da parte di ambo gli schieramenti, al 7' della ripresa il vice di mister Pittini, Monformoso, viene espulso per proteste. Un minuto dopo però l'Udine trova la rete del pareggio. Sirok intercetta una rimessa laterale e avvia la ripartenza finalizzata poi da Chtiuoi. 


Il gol dei bianconeri sembra però essere viziato da una irregolarità: il contropiede friulano viene generato da un errore apparentemente grossolano di Genovese che consegna direttamente il pallone a Sirok, ma l'ex Came Dosson al momento della battuta viene toccato da Agrizzi, seduto dietro di lui in panchina. E rivedendo le immagini della marcatura effettivamente non si potrebbe spiegare in altro modo un errore davvero così banale da parte di un giocatore così esperto come Genovese. Quattordici secondi dopo però, a 8'03" il Miti Vicinalis risponde a tono e ristabilisce le distanze. Lo fa con Vecchione che, dopo due parate decisive di Tomasino sullo stesso Vecchione prima e Santos poi, si ritrova a due passi dalla porta a insaccare di destro sul primo palo.


Trascorrono esattamente nove secondi e nasce un principio di rissa. La palla esce in rimessa laterale per l'Udine e il portiere Silvestrin, in panchina, trattiene per un attimo con sé il pallone. Il bianconero Chtioui, che era lì appresso, reclama la proprietà della sfera, giungendo a un testa a testa con lo stesso Silvestrin. Si sfiora la "capocciata di zidaniana memoria", il portiere reagisce con uno spintone: gli arbitri spediscono i due negli spogliatoi. A metà frazione gli ospiti sfiorano l'1-3, ma il palo nega la gioia del gol a Lahaye. 


In casa Udine intanto piove sul bagnato: trattasi nello specifico di una pioggia di cartellini. Prima viene ammonito Sirok per simulazione. Successivamente Zaami riceve il secondo giallo della gara e viene di conseguenza espulso mentre nel frattempo Urban, dalla panchina, incorre nella medesima sorte a causa di vistose proteste, accompagnando così il compagno fuori dal campo. Una trentina di secondi dopo c'è pure lo spazio per il quinto fallo friulano.


Il Miti a questo punto sfrutta la temporanea superiorità numerica e allunga le distanze sull'1-3, con Santos che insacca sotto porta come Vecchione, stavolta servito perfettamente dalla destra da Genovese. A 15'48", a seguito di un fallo in area di Vecchione su Martinez, viene concesso il tiro libero all'Udine; è lo stesso numero 3 del City a incaricarsi della battuta, ma il suo tiro viene disinnescato da Mabchor.


I padroni di casa provano a restare in partita, ma cala il sipario quando il capitano dei vazzolesi Laino intercetta un passaggio a centrocampo e insacca da posizione defilata sulla sinistra dopo aver saltato un avversario con un autopassaggio (o come direbbe alla brasiliana lo stesso carioca Laino con un "drible de vaca"), e aver poi evitato il portiere Tomasino in uscita. 


IL COMMENTO - Il Miti Vicinalis torna alla vittoria, anzi se la gusta per la prima volta in stagione. Anche se permane qualche imprecisione nelle conclusioni, i vazzolesi hanno dimostrato questa volta di essere molto più spietati e cinici del passato. Un'ottima prova da parte di tutti. 


L'Udine City ha pagato forse alcune assenze, soprattutto quella di Kamencic per Covid, ma non ha saputo nemmeno sfruttare alcune opportunità, o per sfortuna o per imprecisione. Non è nemmeno da escludere che, vista la classifica, i giocatori bianconeri abbiano inconsciamente preso un po' sottogamba l'avversario. 


Da rivedere l'arbitraggio di Briguglio e Krupic: il dubbio che alcuni situazioni potessero essere gestite con più polso ma meno severità rimane e l'alto numero di cartellini sfoderati alimenta questa ipotesi. 


Lorenzo Miotto



UDINE CITY - MITI VICINALIS 1-4 (pt 0-1)

UDINE CITY: Agrizzi, Martinez, Goranovic, Chtioui, Mattiussi, Urban, Barile, Todon, Tomasino, Zaami, Sirok, Zuccaccia. All. Pittini

MITI VICINALIS: Vendrame, Otero, Wade, Vecchione, Genovese, Laino, De Zen, Santos, Lahaye, Silvestrin, Mabchor, Cescon. All. Peruzzetto

ARBITRI: Briguglio di Brescia, Krupic di Brescia; crono: Copetin di Udine

MARCATORI: pt 5'44" Otero (MV), st 7'49" Chtioui (UD), 8'03" Vecchione (MV), 16'22" Santos (MV), 17'44" Laino (MV)

NOTE: ammoniti Agrizzi (UD) per proteste dalla panchina, Otero (MV), Vendrame (MV) per proteste dalla panchina, Laino (MV), Barile (UD), Sirok (UD) per simulazione, Tomasino (UD) per proteste. Espulsi: Monformoso (Vice UD) per proteste, Chtioui (UD) e Silvestrin (MV) per rissa in panchina, Zaami (UD) per doppia ammonizione, Urban (UD) per proteste dalla panchina