Caffè Trinca, un pari che sta stretto. Cappello: “È mancata la cattiveria. Ci servirà da lezione…”

Si interrompe contro il Città di Acri la serie di vittorie (quattro) per il Caffè Trinca Palermo, che impatta 2-2 contro i silani. 

“Un pareggio che sa di sconfitta – dice il tecnico Marco Capello a fine gara – visto che l’avversario era davvero contato come uomini. Non abbiamo fatto una bella partita; la settimana con la festa in mezzo non ci ha permesso di allenarci come volevamo, ma ripeto è mancata la cattiveria agonistica e la voglia di vincere”.

Un pareggio che comunque, visto l’andamento della partita, sta stretto ai rosanero. Mister cosa ha visto di negativo nella sua squadra o che comunque non è girato per come sperava?

“Poco da dire ai ragazzi. L’Acri si è difeso ed è riuscito con il quinto di movimento, e con una ripartenza, a segnare e pareggiare. Il loro portiere ha fatto davvero dei miracoli, ma devo fare comunque i complimenti agli avversari che, a denti stretti, sono riusciti a portare a casa un pareggio”.  

C’è un obiettivo da inseguire, sempre lo stesso e bisogna riprendere la corsa già dal prossimo turno contro un altro avversario ostico, il Mirto. 

“Gli obiettivi sono sempre gli stessi di ogni anno fare il salto di categoria, sicuramente in settimana prepareremo la difficile trasferta di Mirto, con la consapevolezza che questa lezione deve farci capire che ogni partita deve essere affrontata come una finale se vogliamo ottenere gli obiettivi prefissati”.


Ufficio Stampa Caffè Trinca Palermo 

(Foto: Bertolino)


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