13/02/2023 19:32
E’ un Città di Cagliari in grande spolvero quello che si prepara ad affrontare il VareseLaveno (fischio d’inizio alle ore 15) nel primo turno della fase nazionale della Coppa Italia di Serie C. La squadra di Gianni Pitzalis, se non fosse stato per l’avvio di campionato falsato, oggi starebbe sicuramente contendendo il primo posto nella C1 sarda a quell’Alghero che giusto sabato sarà lo sfidante in occasione di una diciottesima giornata che potrebbe imprimere una svolta importante al torneo.
Ma intanto, con quali aspettative il Città di Cagliari approccia alla fase nazionale della Coppa Italia, che considerando anche la situazione che si sta sviluppando in campionato, rappresenta comunque una valida alternativa nella rincorsa alla promozione in Serie B? Una domanda che abbiamo posto al direttore sportivo Antonello Frongia, uno dei punti di riferimento del club presieduto da Alessandro Agus.
“La società quest'anno, fin da subito, si è posta come obiettivo di stare fra le prime posizioni giocandosi la vittoria del campionato fino all'ultima giornata. Tutto ciò nella consapevolezza di avere avversarie ugualmente competitive, come Alghero e Domus in primis, e ora anche l’Ichnos Sassari. Purtroppo siamo partiti male e ora il gap rispetto alla prima ha un certo rilievo, tuttavia, appunto sabato incontriamo l'Alghero e possiamo crearci ancora un'ultimo spiraglio. In ogni caso, abbiamo l'obbligo di centrare i playoff raggiungendo la migliore posizione possibile. Per quanto concerne la Coppa Italia, era un obiettivo anche questo fin dall'inizio e sappiamo che si tratta di un occasione in più per sollevare un trofeo di rilevanza nazionale ma, soprattutto, approdare per altra via alla Serie B. Il nuovo allenatore (Gianni Pitzalis, n.d.c.) ha portato nuova linfa alla squadra e giustamente non si pone alcun limite. Ma sempre nella consapevolezza che esistono gli avversari che, nel caso del VareseLaveno, sono un'ottima squadra e vanno rispettati. Non bisogna perdere la testa perché si tratta di un doppio confronto e che sicuramente si deciderà alla conclusione di entrambe le gare”.
- Quali sono i timori creati da una sfida che vi obbliga a far pesare il fattore campo dovendo poi giocare il ritorno in Lombardia? Quali sono i fattori di rischio del confronto con questa formazione che sostanzialmente conoscete in maniera relativa?
“Certamente a differenza delle compagini del nostro campionato, il Varese non lo conosciamo così bene. Abbiamo potuto guardare qualche video ma nulla più. Ma noi abbiamo pensato a preparare la nostra partita, a prescindere dall'avversario. Bisogna mantenere la calma e avere la consapevolezza che l'esito sarà il frutto di due gare”.
La seconda della quale, quella di ritorno, si giocherà in casa dei varesotti il prossimo primo marzo.