
Il Mazara è l’unica squadra imbattuta di tutto il panorama nazionale,
dalla Serie A alla Serie B e fanno quattro categorie complessive, suddivise in
17 gironi per un totale di 183 squadre. Mica male per una matricola ed è
doveroso dare risalto a questo splendido traguardo fin qui ottenuto.
Quali sensazioni da tutto ciò nel cuore del presidente
Filippo Maggio?
“È un primato prestigioso che rende l'idea sul grande lavoro
svolto in questi mesi sia dalla società che da tutto lo staff tecnico. Ci
godiamo il momento sperando che l’imbattibilità e che possa durare ancora per
tanto”.
Ti aspettavi maggiore risalto dagli organi federali?
“Solitamente sono uno che non si aspetta tanto dagli altri; probabilmente
ogni anno c’è sempre qualche squadra che riesce a mantenere questa condizione
di imbattibilità e quindi non è una notizia così rilevante. Onestamente non ho
studiato le statistiche a riguardo”.
E che spettacolo ancora una volta il vostro palazzetto e i
vostri tifosi…
“Non ho più aggettivi per manifestare la mia soddisfazione,
vedere il sold-out ad ogni gara è una cosa entusiasmante. In alcune gare ho
dovuto staccare dei biglietti omaggio per avere il conteggio delle persone
presenti. Penso che sia evidente a tutti che Mazara abbia qualcosa in più negli
spalti rispetto alle altre; un mix di colori, cori ed un’atmosfera
coinvolgente. Qualcosa di simile l'ho vista solamente a Marsala”.
In vetta c’è una bellissima bagarre, tra l’altro tra squadre
tutte provenienti dalla Serie C della passata stagione
“Un campionato molto competitivo le squadre di testa non
mollano comprese noi. Il mercato di gennaio ha portato delle importanti novità
soprattutto in casa Soverato e Carini, ma nessuno avrà terreno facile e Gela lo
insegna…”.
Non da meno il percorso proseguirà con la finale del girone
H in Coppa Italia, col fattore campo a favore…
“Sarebbe un evento straordinario partecipare alla Final Eight,
ma prima ci sarà da affrontare la più difficile delle finali. Conto nel fattore
campo. Comunque, il 13 febbraio sarà una festa da non perdere per la gente che
assisterà alla gara”.
Il massimo dirigente conclude.
“Aggiungo che a fine campionato mi piacerebbe confrontarmi
con i presidenti delle varie società, penso che tutti quanti stiamo investendo
troppo sulle rose e poco sulla formazione di personale sempre più qualificato
nell'ambito della gestione. Sono convinto che la solidità di una squadra sia
direttamente proporzionale alla formazione degli amministratori, dovremmo
cercare percorsi di crescita in questo senso anche con la guida della
Federazione”.
01/02/2024 01:00