12/05/2023 22:15
Non sono soltanto gli imminenti playout di Serie A ad attirare l'attenzione sul Monastir 360GG. La società sarda, infatti, si sta rendendo protagonista di grandi cavalcate su tutti gli altri fronti, dal settore giovanile fino alla squadra femminile. Dopo aver dominato totalmente il futsal regionale, il sodalizio cagliaritano è salito alla ribalta già a partire dagli Under11, promossi alla fase nazionale come la "miglior meritevole della Sardegna". Sui palcoscenici tricolore sono poi approdati gli U13, gli U15 e gli U17, con i "fratelli maggiori" dell'U19 che hanno salutato la corsa Scudetto soltanto dopo essere stati eliminati qualche giorno fa dalla Roma, la quale, ricordiamo, in stagione ha già dimostrato tutta la propria qualità vincendo la Coppa Italia. C'è poi, come detto, il "futsal rosa"; le ragazze del Monastir, infatti, hanno vinto la Serie C sarda qualificandosi per i playoff interregionali: la promozione diretta in B non era infatti possibile per i campionati con meno di dieci squadre e potrà appunto essere raggiunta solo attraverso i playoff nazionali contro le seconde dei campionati con più di dieci formazioni.
In ogni caso, visto il momento d'oro che sta vivendo la società cagliaritana, abbiamo deciso di fare un punto della situazione con il numero uno del Monastir, il presidente Marco Carboni
- Questo lo scenario: U13, U15 e U17 ancora in gioco nelle fasi nazionali con l'U19 da poco fuori, eliminata solo per mano della Roma vincitrice della Coppa Italia. Niente male, direi. . .
“No, infatti. Partendo dall’U19 e dal loro match proprio con la Roma, i ragazzi hanno disputato una grande partita contro una grande squadra. Il risultato non ha dato merito alla prestazione dei nostri ragazzi perché siamo stati penalizzati dagli episodi; tuttavia, ripeto, abbiamo disputato un grandissimo match e siamo contentissimi del loro andamento. I risultati dell’U11, dell’U13, dell’U15 e dell’U17 premiano il lavoro del nostro settore giovanile e soprattutto la fusione con il 360GG perché abbiamo unito le forze e abbiamo migliorato le giovanili sotto tutti i punti di vista. Come dico sempre io, la vittoria deve essere frutto del lavoro, non l'obiettivo: con il grande lavoro si raggiungono poi le vittorie. Per noi è importante far crescere i ragazzi e facendo anche calcio a 11 diamo loro soprattutto l'opportunità di fare la doppia disciplina, per poi scegliere il percorso migliore adatto a loro: questo è quello che succede nel nostro settore giovanile”.
- In quali aspetti potete ancora migliorare la gestione del settore giovanile?
“E' chiaro che il nostro obiettivo adesso è migliorare ancora il nostro settore giovanile e portare una qualità di livello. Vogliamo essere una società modello per la Sardegna, sia nel calcio sia nel calcio a 5, che possa primeggiare nella regione. Però primeggiare lo vogliamo fare con il lavoro, non con le vittorie, che, ripeto, devono essere una conseguenza. Puntiamo a un lavoro che offra ai ragazzi la qualità per poter crescere, con istruttori qualificati e tutto ciò che è necessario per poter operare nel miglior modo possibile. Adesso completeremo questa fusione con il 360GG: ci saranno infatti altre novità riguardo il prossimo anno”.
- Nota di merito anche per la squadra femminile che è ai playoff interregionali di C, dopo aver vinto il campionato. . .
“Sì, però sinceramente ci sentiamo defraudati da una promozione strameritata, perché abbiamo vinto il nostro campionato e in tutti gli anni la vincente di un torneo viene solitamente promossa; quest'anno invece non è stato così. Il nostro rammarico più grande è che questa cosa l'abbiamo scoperta a campionato vinto, avvisati dal comitato regionale a torneo finito riguardo gli spareggi. In più ritengo che proprio gli spareggi si debbano disputare con chi ha vinto il campionato, non con le seconde: mi chiedo cosa c'entrino le seconde. Questo è il mio pensiero, poi però noi ci adeguiamo”.
l.m.