
05/07/2021 18:02
Si
torna sempre volentieri dove si è stati bene. È vero nella vita, ma ancor di
più nello sport e, in particolare, nel futsal.
È
il caso del portiere brasiliano Cassio Felipe Dalla Cort. Arrivato allo
Sporting Venafro nel corso della stagione 2018/19 contribuì a condurre i
bianconeri sino alla Final Four nazionale di Coppa Italia poi ospitata ad
Isernia e chiusa, dal team del presidente Gianluca Primavera, al secondo posto.
Elemento
24enne cresciuto nello stato di Santa Catarina in Brasile ha fatto il suo
esordio con il Joinville (squadra di grande tradizione nella disciplina) e nel
2018 è arrivato in Italia per giocare con il Napoli C5, prima di chiudere la
stagione allo Sporting Venafro.
Dal
Molise poi ha spiccato il volo verso la massima serie belga che l’ha visto
protagonista – per due tornei consecutivi – con la formazione del Mouscron.
Già
tornato nella cittadina della provincia pentra, Dalla Cort ha iniziato a
lavorare sodo con il preparatore dei bianconeri Walter Primavera.
“Per
me è un ritorno vissuto con grande piacere ed entusiasmo. Sono stato qui ed ho
vissuto una Final Four di Coppa Italia nazionale che ci ha visto arrivare in
finale, ma dentro ho sempre avuto il rammarico di un trofeo sfumato in finale
contro Arzignano. Così, quando ho ricevuto la chiamata del presidente Gianluca
Primavera, al di là dell’obiettivo di vertice da lui delineatomi, dentro di me
ero già pronto per rientrare con la speranza di regalare a questo club una
grande soddisfazione”.
Consapevole
di quello che è l’ambiente venafrano, Dalla Cort si augura “che la pandemia,
tra vaccini e controlli, dia tregua e si possa giocare con il pubblico a
seguire le partite, perché la gente è il sale dello sport”.
Con
il tecnico dei bianconeri Gianluigi Tavone Dalla Cort ha avuto già qualche
colloquio, ma conta di approfondire la conoscenza in vista dell’inizio della
preparazione.
“Da
parte mia – chiosa l’estremo difensore brasiliano – posso promettere con
certezza una cosa: quella che lavorerò fortissimo ogni giorno con il mister ed
il suo staff di collaboratori, col preparatore dei portieri e con il
preparatore fisico, perché questo è l’aspetto determinante per un giocatore”.
Ancor più nell’universo del futsal, laddove se possibile – rispetto al calcio
ad undici – il ruolo dell’estremo difensore è ancor più chiave.
“Rispetto ad un collega calciatore, io devo essere molto più attivo perché la
velocità del gioco fa sì che non si debba mai andare la tensione e che il
margine di errore debba essere ridotto al minimo. Per questo occorre preparasi
con dedizione per riuscire ad essere sempre più performanti in ogni situazione”.
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