Pgs Luce, il vicepresidente Interdonato: ''Speravamo in un esito diverso, ma accettiamo il verdetto"

Una retrocessione “d’ufficio” che non ha dato la possibilità sul campo alla PGS Luce Messina di giocarsi le proprie chance salvezza, attraverso i play-out. 

Con il vicepresidente Santi Interdonato, abbiamo cercato di tracciare un bilancio sulla stagione dei peloritani mandata in archivio da qualche settimana. 

 “Avevamo sperato in un esito diverso, in considerazione del fatto che il ritiro del Real Augusta a stagione in corso che poteva valere come unica retrocessione. Così però non è stato, accettiamo pertanto sportivamente il verdetto e adesso, dopo qualche giorno di riposo se così si può dire, ricominceremo a pianificare la prossima stagione”.  

Un campionato comunque caratterizzato nella parte iniziale dal cosiddetto “scotto” della nuova categoria, poi siete andati avanti in crescendo, centrando risultati importanti e mantenendo sempre viva la speranza anche di poter raggiungere la salvezza diretta. Come valuti in generale questa annata?

“Complessivamente credo che sia stata una buona esperienza. Sul piano tecnico il salto di categoria, tra la C1 e la B, è veramente ampio. Lo sapevamo e infatti abbiamo dovuto cambiare la guida tecnica e rinforzare il parco giocatori. Abbiamo così finito in crescendo e, forse, con un calendario non falsato dalle sospensioni causate dal Covid-19, avremmo potuto avere qualche punto in più, magari determinante per la salvezza. Ad ogni modo ritengo che sul piano organizzativo la PGS Luce Messina sia stata decisamente all’altezza della categoria”. 

Tra gli aspetti positivi, l’avere dato spazio ai vostri giovani ed essere rimasti perfettamente in linea con il vostro progetto di valorizzazione dei giocatori locali, sia senior sia under. 

“Sì, sicuramente i nostri ragazzi escono valorizzati sul piano tecnico e più consapevole delle proprie capacità e dei propri limiti. Molti di loro possono ancora crescere e, inoltre, un campionato di ‘sofferenza’ in una categoria importante, condotto comunque con dignità, vale molto anche sul piano formativo”.



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