Un trionfo. La stagione della Damiani&Gatti si è conclusa secondo le aspettative in termini di risultato finale, ma forse nessuno, anche il più ottimista, si aspettava una cavalcata così incredibile, che ha visto la formazione bianconera dominare letteralmente il girone D. Merito del lavoro di tutti, ma in particolare di Sapinho, che ha saputo plasmare alla perfezione un gruppo vincente.
“Da quando abbiamo perso la finale play-off l’anno scorso con la società avevamo detto che l’anno prossimo ce l’avremmo fatta e così è stato. Da subito è cominciata la nostra cavalcata verso questa serie A2 che Ascoli merita. Erano tanti anni che Ascoli mancava da questa serie, i ragazzi sono stati bravissimi assieme alla società. La società dall’inizio, da quella finale play-off persa lo scorso anno ha programmato una squadra per vincere e salire di categoria. Abbiamo cercato i giocatori giusti, abbiamo dimostrato che i ragazzi che sono qua hanno lavorato con grande sacrificio dando tutto negli allenamenti e nelle partite. La vittoria è merito loro’’.
Il tecnico prova a raccontare anche i segreti di questo splendido anno.
"Secondo me è stata l'organizzazione societaria ed il lavoro fatto, così come la programmazione della società stessa e dello staff. Ma anche la voglia che l'ambiente aveva di salire di categoria. Quando ho pensato che ce l'avremo fatta? Quando ho visto il risultato di Eta Beta-Recanati, in quel momento sì. Il Recanati è una squadra molto forte, fin tanto che non c'è stata la matematica non potevi mai dare nulla per scontato. Se devo individuare una partita che mi ha fatto pensare che potessimo farcela dico quella con il Pontedera in trasferta, perché era una squadra che per due volte non eravamo riusciti a battere. Quando li abbiamo battuti abbiamo dimostrato di essere una grande squadra".