Liberatore e il Sulmona, non una semplice passione: “Lavoro e sacrificio i segreti del successo”

Andrea Liberatore sta al Sulmona come il Sulmona sta ad Andrea Liberatore. L’uno e’ parte dell’altro quasi da un decennio, dal 2015 per la precisione, quando ha avuto inizio la parentesi sulmonese dell’ex giocatore della Sagittario Pratola. Che oggi, nel club di Roberto Cicerone non solo occupa il ruolo di vice Ricci, ma guida la squadra femminile ed è parte integrante del progetto della Scuola Calcio.


La prima domanda che gli chiediamo è  una valutazione non solo sul lavoro fatto dal tecnico, ma anche al percorso di crescita di una squadra che era partita a fari spenti e adesso si trova nel gruppo delle favorite alla conquista dell’A2.


“Mister Ricci fin da subito ha fatto capire alla squadra che sarebbe stato un anno difficile, ma con il duro lavoro e i dovuti sacrifici i risultati sarebbero arrivati. A parte qualche pareggio di troppo nel girone di andata, quello ritorno condito da tutte vittorie e una sola sconfitta, ha portato serenità e consapevolezza nello spogliatoio. Ora nei playoff ci aspetta un nuovo torneo, molto più difficile: ma a questo punto tutto è possibile”.


È proprio questo sabato ci sarà il primo atto dei playoff a Terzigno. Torna Severo dopo la squalifica, ma c’è da tenere in conto che il campo dei vesuviani, come i peligni hanno già avuto modo di appurare durante la “regular season”, è davvero ostico. 


Che Sulmona servirà per presentarsi poi a gara-2 con la qualificazione più spostata dalla propria parte?


“Sabato ci aspetta una gara difficilissima in quel di Terzigno, gara che comunque va affrontata sapendo di avere a disposizione anche la partita di ritorno a casa nostra. Bisogna scendere in campo super concentrati, ma i ragazzi questo lo sanno e si stanno preparando bene per il doppio confronto,ovviamente pensando ad una gara alla volta. Poi rientrera' a disposizione Marlon, un giocatore che tutti conosciamo: disporre del suo valore per noi è una buona notizia”.


Sabato scorso, contro il Mama, Liberatore si è tolto la soddisfazione di venire lanciato in campo da mister Ricci. A parte le emozioni della vittoria che è valsa il secondo posto, quali sono state le sensazioni provate in questa circostanza?


“E’ vero! Sabato per me è stato emozionante, ho visto i ragazzi che erano felici per me nel momento dell'ingresso in campo. E poi non scorderò mai quel tocco sulla testa, quando eravamo sul 2-4, del mister che mi dice ‘entra’: e in un attimo ho pensato alla fantastica storia che mi lega con i colori biancorossi e con il presidente Cicerone”.


Tutto facilmente comprensibile e condivisibile.