Altamarca, Pagana guarda il lato positivo: "Col Pordenone buona gara. Ritorno? C'è ancora margine"

Lo Sporting Altamarca nell'andata dei quarti di finale dei playoff per l'accesso alla Serie A è stata superata sabato scorso dal Pordenone, che ha espugnato Maser vincendo per 3-1. Nel post-partita, ai microfoni di Alberto Bazzerla ed Enrico Mussato, ha parlato il tecnico dei trevigiani Luigi Pagana; di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.

“Assenze pesanti? È dire poco - esordisce l'allenatore viterbese -; Houenou, Koren e il lungodegente Rosso non sono assenze pesanti, è praticamente mezza squadra, oltre tutto parliamo di giocatori importanti. Secondo me però abbiamo fatto una buona gara; i gol subiti sono stati un tiro passato sotto le gambe di Cerantola e Miraglia, il secondo un tiro da fuori che forse Miraglia non ha visto partire, poi l’espulsione giusta di Cerantola, anche se con altre situazioni giudicate diversamente però capita. Alla fine, siamo riusciti a tirare in porta il numero di volte che volevamo, non trovando purtroppo i gol che dovevamo trovare; questo però è legato anche all’aspetto numerico della rosa perché quando si fa più fatica c’è meno lucidità. Sapevamo di dover fare una partita di sacrificio, che nel secondo tempo avremmo avuto qualche possibilità in più; abbiamo cercato di gestirla in questo modo, poi sul 2-0 loro il piano è un po’ cambiato, ma non troppo. Nella ripresa siamo rientrati con l’idea di fare un gol e avere più possibilità al ritorno; purtroppo abbiamo subito il terzo, ma nonostante questo non abbiamo mollato, tecnicamente e tatticamente abbiamo variato. Ci giochiamo il ritorno: come al solito, non si molla mai”.

Ora una settimana in cui si lavorerà sulla componente mentale? Per Pagana questo è un fattore che deve essere di base.

“L’aspetto mentale ora ce l’hai o non ce l’hai. Ovviamente ci sarà da lavorare per preparare bene il ritorno, cercheremo di vedere quali sono le nostre possibilità. Secondo me abbiamo ancora margine, a volte basta un episodio per cambiare una serie: dobbiamo stare dentro il match e aspettare il nostro momento”.