Dozzese, questione di consapevolezza. Vanni: "Ambiente sereno, ma sappiamo che serve dare di più"

La lunga pausa tra coppe nazionali e festività pasquali è finalmente alle spalle, con una Dozzese che vuole ripartire a razzo e riscattare tutte le false partenze arrivate nel momento di ripartire da una sosta. Nella penultima giornata del girone B di Serie A2 la Dozzese accoglierà l'History Roma, avversario battuto 4-2 all'andata ma in ripresa dopo il cambio di allenatore con l'arrivo di Marco Shindler, cosa che renderà la sfida di Imola ancora più interessante da seguire. Per fare il punto della situazione in casa dei romagnoli ci siamo quindi affidati come sempre alle parole di mister Leonardo Vanni.

- Dopo una lunga sosta tornate finalmente in campo. La squadra come sta? Puoi dirti soddisfatto di come avete preparato la sfida di sabato? 

"La sosta è stata molto lunga, ma purtroppo ancora non è l’ultima che affronteremo. Dalle scorse soste siamo sempre usciti male, vedremo se questa volta sarà differente. Il lavoro fatto è stato ottimo, ambiente finalmente sereno, i ragazzi sono stati dei professionisti e si sono allenati molto bene. Purtroppo nella pausa abbiamo dovuto salutare Fuentes che è rientrato in patria per curarsi un problema al ginocchio, gli auguro di rientrare la prossima stagione ancora più forte, è una bravissima persona e se lo merita".

- Avversario di turno è l'History Roma 3Z, che di recente ha cambiato allenatore. Questo rimescola le carte in tavola o sei riuscito comunque a farti un'idea dell'avversario che vi troverete davanti? 

"Difficile farsi un’idea perché penso che fino all’ultima giornata il nuovo mister non abbia potuto lavorare con la giusta calma; vedremo sabato cosa prospetterà di nuovo. L’History è comunque una squadra con individualità importanti che seppur, a mio parere, già salva, venderà molto cara la pelle".

- Rispetto all'ultima gara di Lucrezia, c'è qualcosa che non ha funzionato e che non vuoi assolutamente rivedere in campo sabato?

"Nell’ultima uscita regalammo un intero primo tempo a loro per poi svegliarci quando ormai recuperare era difficilissimo. Troppi errori individuali frutto di poca attenzione ed applicazione. Sicuramente ora sappiamo che bisogna dare molto di più se si vuole riuscire ad arriva al primo giugno e provare a fare l’impresa. I ragazzi sanno bene qual è l’obiettivo della società e sanno che non sarà concesso a nessuno tirarsi indietro dalla lotta".


l.m.