
23/06/2022 20:41
Se c’è una cosa che non bisogna chiedergli nel momento in cui ci si mette a tavolino con Jonatas Josè Alves, più semplicemente Batata Alves per il mondo del futsal, è la carta d’identità. Perché a vederlo dal vivo tutto sembra fuorché uno che abbia tagliato il traguardo degli “anta” (è accaduto il 28 febbraio). E non sono pochi coloro che gli invidiano un fisico che rasenta la perfezione: merito del futsal e del mondo con il quale si sta approcciando negli ultimi anni a vivere la disciplina, facendo i sacrifici veri per stare al passo con le nuove generazioni.
Batata Alves è uno di quei giocatori per i quali si possono mettere le mani e anche i piedi sul fuoco, perchè è in grado di assicurare un livello di rendimento costante e di grande efficacia, una specie di diga difensiva che vale per tutte le stagioni e a tutte le latitudini. Insomma, se c’è un giocatore in Italia che malgrado l’anagrafe è in grado di poter giocare a tutti i livelli senza scendere di intensità questo è proprio Jonatas Batata Alves.
Le notizie recenti lo danno in uscita dalla Fortitudo Pomezia, che ha contribuito a trascinare in Serie A: è bastata la notizia per vedere Manfredonia, Genzano, Lazio, Roma e United Pomezia sentire che progetti avesse. Il suo passato è una lunga sfilza di club soprattutto di A2: a ritroso Roma, Virtus Aniene 3Z, Orte, Thiene, Città di Cosenza “reincarnazione” dell’Atletico Belvedere. Nativo di Curitiba fino al 2010 ha giocato col Paranà, da lì il salto in Italia al Marigliano Marcianise e quindi a Pescara, per poi vestire la maglia di Vicenza e New Team Gorizia.
Un pozzo d’esperienza, insomma, capace anche di dare importanti consigli per gli acquisti. Ora è in vacanza nella sua Curitiba, ma il telefono lo ha sempre acceso. E come potrebbe spegnerlo visto che in tanti pendono dalle sue labbra?